Ascensore in Castello, entrerà in funzione a fine 2027

La Loggia ha annunciato che l’opera sarà consegnata per quella data. A novembre la giunta Castelletti approverà il progetto definitivo, a gennaio il passaggio in Consiglio comunale. Costi lievitati a 8 milioni
Il progetto dell'ascensore in Castello
Il progetto dell'ascensore in Castello
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Le prime quaranta persone saliranno in Castello con l’ascensore tra luci e alberi di Natale. Almeno secondo le intenzioni della Loggia, che ha annunciato l’entrata in funzione dell’agognata struttura per la fine del 2027 e che è ora pronta a dare la definitiva accelerata per la nascita dell’opera. A novembre la giunta Castelletti approverà il progetto definitivo, poi a gennaio il faldone passerà in Consiglio comunale per il voto sulla concessione amministrativa a Brescia mobilità.

I costi

Sarà un inizio di anno fondamentale per il futuro della città delineato dall’amministrazione, perché la municipalizzata è chiamata a finanziare i 4 milioni di euro per la totale copertura economica dell’opera (ma non ci sarebbero rischi: l’impegno scritto tra le parti c’è già stato). L’ascensore che dal parcheggio Fossa Bagni salirà per 120 metri fino ad approdare in piazzale della Locomotiva (in 2 minuti e 5 secondi) costerà infatti otto milioni di euro - cinque in più rispetto a quelli preventivati. A far lievitare i costi sono stati il percorso interrato per due terzi (solo gli ultimi 40 metri sono panoramici, «a sbalzo») e l’incremento dei costi delle materie prime.

Il Castello di Brescia è al centro di un piano di riqualificazione complessivo
Il Castello di Brescia è al centro di un piano di riqualificazione complessivo

Ecco perché ai poco più di quattro milioni erogati dalla Regione ne serviranno quasi altrettanti messi sul piatto da Brescia mobilità. Secondo il cronoprogramma, sarà poi la stessa società dei trasporti urbani a pubblicare il bando per la progettazione integrata (progetto esecutivo e lavori) nel corso di circa tre trimestri del prossimo anno. Quindi il cantiere dovrebbe aprire per la primavera del 2026 «e l’obiettivo è di vedere Brescia dall’alto durante le vacanze di Natale del 2027 dopo una risalita in ascensore» spiega la sindaca Laura Castelletti. E a fronte di costi di gestione e manutenzione pari a circa 200mila euro annui («una cifra assolutamente nelle forze del bilancio dell’ente.

Non è un passo azzardato», assicura il vicesindaco Manzoni), la stima è che l’ascensore possa trasportare circa mille persone al giorno da valle a monte. «E permetterà - continua Castelletti - a tutti la piena accessibilità in Castello: persone con disabilità, anziani ma anche genitori con i passeggini e i tanti turisti che amano vedere la città dall’alto».

Gli sviluppi

E le direttrici dell’ascensore sembrano chiare: a valle lo sviluppo di un luogo strategico dell’intermodalità (a pochi passi la stazione del metrò San Faustino, la fermata dell’autobus, il parcheggio Fossa Bagni e in futuro anche il tram elettrico di superficie), a monte la valorizzazione del Castello, «sul quale in questi anni abbiamo investito tanto - conclude l’assessore ai Lavori pubblici Valter Muchetti - con il museo del Risorgimento e delle Armi, con le palazzine e gli interventi alla Strada del Soccorso. Crediamo fortemente in questo spazio non solo come luogo culturale ma anche come luogo ricreativo, grazie ad iniziative come We Love Castello, che dura ormai quattro mesi. Così Brescia è sempre più attrattiva dal punto di vista turistico». Nel 2025, insomma, comincerà realmente il percorso che porterà alla genesi del discusso ascensore di Brescia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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