Ascensore in Castello, avanti con il progetto e anche con le polemiche

La petizione di Legambiente accende l’aula: si discute di parcheggi e mobilità, ma anche di valorizzazione culturale e servizio di ristoro
Come sarà l'ascensore che porta in Castello
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Un Consiglio comunale di sì bipartisan. Sì all’ordine del giorno che chiede di mantenere nella nostra città la Corte tributaria, sì al gemellaggio con la città ucraina di Irpin, sì alla trasmissione in Giunta della petizione di Legambiente sull’ascensore del Castello. Ma se sui primi due punti l’aula vota senza aprire una discussione, sul terzo non mancano le schermaglie.

La petizione

Il tema è introdotto dal capogruppo di Azione Francesco Tomasini, che ricorda come il presidente del gruppo ambientalista, Danilo Scaramella, sia stato ascoltato in commissione viabilità il 24 ottobre. Legambiente chiede di «valutare attentamente scelte alternative», come un bus navetta per la sommità del Cidneo, o, in subordine, di considerare alcune disposizioni nel progetto definitivo, tra cui la «tutela degli utenti fragili», la «sicurezza di tutti i fruitori» e l’«istituzione della Ztl su tutto il colle».

Nell’elaborazione grafica, il punto d’arrivo dell’ascensore
Nell’elaborazione grafica, il punto d’arrivo dell’ascensore

Le reazioni

Dai banchi del centrodestra arrivano numerose osservazioni. Per Giovanni Posio (Fratelli d’Italia) «l’ascensore serve, ma il Castello deve diventare più attrattivo». Anche Paolo Fontana (Forza Italia) chiede «una maggiore valorizzazione: il Castello va vissuto tutto l’anno e da tutte le fasce d’età». Secondo Massimiliano Battagliola (Brescia Civica) occorrono «nuove proposte culturali e artistiche», mentre per Massimo Tacconi (Lega) sarebbe utile anche «un servizio di ristoro» per intercettare più turisti.

Di parere diverso Andrea Curcio (Partito Democratico), che sottolinea come il Castello «non sia mai vuoto, né in estate né in inverno». Valentina Gastaldi (Brescia Attiva) rimarca che «contestualmente alla questione ascensore vanno risolti i problemi della sosta e della mobilità».

La sindaca

A puntualizzare la posizione dell’Amministrazione comunale è la stessa sindaca Laura Castelletti: «L’ascensore lo realizziamo per rendere accessibile a tutti un luogo di grande vivacità. Il progetto è nelle nostre linee programmatiche di mandato e su di esso c’è stata la convergenza della Giunta regionale. L’obiettivo resta completarlo entro dicembre 2027». La prima cittadina ricorda inoltre che l’ascensore sarà parte di un sistema più ampio di mobilità: «Si integrerà con il parcheggio Fossa Bagni, la metro e il futuro tram». Quanto alla gestione del Castello, esclude la necessità di una nuova fondazione: «Brescia Musei sta già svolgendo un importante lavoro di valorizzazione. Ho chiesto solo che venga individuato un referente specifico».

Le altre delibere

Tra le delibere discusse, il tema più acceso è il permesso per realizzare un parcheggio a raso da 109 posti in via Valsabbina. «È un’area vicina all’ospedale e all’obitorio, oggi abbandonata – illustra l’assessora all’Urbanistica Michela Tiboni –: l’investimento sarà a carico di un privato». Il vicesindaco Federico Manzoni aggiunge: «Con questa rigenerazione andremo a rispondere alle esigenze di sosta del quadrante ovest dell’ospedale». Mariachiara Fornasari (Fratelli d’Italia) approva («Benedetti i parcheggi quando vengono fatti») ma dà anche il via a un botta e risposta tra gli schieramenti. Alla fine però, su 31 votanti, 30 danno parere favorevole. L’unica voce contraria è nella maggioranza: «Si creano nuovi posti auto senza che ce ne sia bisogno – afferma Gastaldi –. Più parcheggi significa in definitiva più traffico».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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