Ascensore in Castello: avanti tutta, ma le polemiche non si placano

Paola Gregorio
La petizione di Legambiente contro la realizzazione dell’opera sarà inviata alla Giunta, accompagnata dalla relazione della Commissione Mobilità,in cui si ribadisce che il progetto è nelle linee di mandato
Il progetto dell'ascensore in Castello
Il progetto dell'ascensore in Castello
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La petizione di Legambiente contro la realizzazione dell’ascensore in Castello sarà inviata alla Giunta, accompagnata dalla relazione della Commissione Mobilità, che l’ha approvata ieri, in cui si ribadisce che il progetto è nelle linee di mandato. E quindi non lo si mette in discussione, ma si tende in qualche modo la mano alla petizione ricordando che la riorganizzazione della viabilità e della sosta in Castello sono già nelle linee programmatiche.

Le proposte

Legambiente, infatti, non solo propone la soluzione alternativa dei bus navetta elettrici, ma aggiunge che se si dovesse decidere per l’ascensore bisognerebbe istituire la Ztl in Castello e chiede anche un’analisi puntuale costi-benefici sulle varie opzioni. Quest’anno ci sarà la gara d’appalto per la realizzazione dell’ascensore, nell’estate del 2026 inizieranno i lavori e entrerà in funzione nel 2027.

Reazioni

Qualche mal di pancia sulla relazione è emerso dall’interno della maggioranza: Fabio Curcio (Pd), pur definendola tecnicamente ineccepibile, si è detto dispiaciuto «perché ci limitiamo a dire che la Giunta ha già pensato a tutto visto che l’ascensore in Castello fa parte del programma elettorale. Mi sarebbe piaciuto che nella relazione ci fosse qualche elemento in più su come la commissione o il Consiglio si immaginano il Castello e il Colle Cidneo dopo che sarà varato l’ascensore». L’opposizione ha chiesto che la Giunta «dica chiaramente quali sono le sue posizioni anche sul futuro viabilistico del Castello».

Massimo Tacconi (Lega), ha osservato: «Forse questo progetto non lo vedremo terminato nemmeno in questo mandato. A me non piace, ma in qualche modo l’idea di facilitare il collegamento tra centro storico e Castello non mi dispiace. Vorrei capire cosa ne pensa la Giunta della Ztl in Castello».

Botta e risposta

Giovanni Posio (Fratelli d’Italia) ha definito la relazione «un verbale da carabinieri. Siamo scettici. Questo non significa rinnegare un’opera che la Giunta Paroli aveva iniziato a considerare, ma in modo diverso. Non mi piace l’idea di spendere i soldi perché ci sono. Abbiamo dubbi sul fatto che l’ascensore possa essere in equilibrio economico nel corso del suo funzionamento». Per Curcio «fa specie scoprire dai colleghi del centrodestra, che ci spingevano ad utilizzare il finanziamento regionale, che ora quest’opera non è più meritoria. Prima si era a favore perché lo sponsor era la Regione, ora si è contro perché non lo è più».

Il vicesindaco Federico Manzoni ha concluso: «L’opposizione, che ci accusa di essere divisi, conferma con la Lega l’assenso al progetto mentre con Fratelli d’Italia lo critica. Con una delibera daremo l’incarico a Brescia Mobilità di bandire l’appalto e di studiare la revisione della viabilità in Castello. Aggiungeremo anche le specifiche per la sicurezza della stazione di partenza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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