Arresto «all’americana» a Brescia, il Ministero indaga sul video virale

Sembra un arresto avvenuto lungo le strade di New York. Per dinamica e violenza. Quelle scene finite spesso al centro della cronaca americana con annesse polemiche. Da una parte sui metodi delle forze dell’ordine e dall’altra sul mancato rispetto degli uomini e donne in divisa. E invece siamo in centro città, in corso Garibaldi.
L’episodio
Le immagini stanno facendo il giro della rete e sono finite anche sul tavolo del Ministero degli Interni. È accaduto a marzo: un’auto della Polizia segue uno straniero a piedi. Cerca di sorpassarlo e per farlo fermare gli aprono addosso la portiera. La reazione dell’uomo è violenta e colpisce con un pugno il finestrino dell’auto della Polizia. I due agenti scendono e quello sul lato passeggero si avvicina allo straniero, lo stende con un calcio sul piede d’appoggio, lo fa finire a terra, gli schiaccia il viso sulla pavimentazione di corso Garibaldi e poi con il collega lo ammanetta. Una scena ripresa da una telecamera di sicurezza. Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, gli agenti della squadra volante del Carmine volevano fermare lo straniero perché ritenuto l’autore di una rapina commessa poco prima, con la vittima, pare, minacciata con un coltello. Al momento dell’arresto però la lama non è stata trovata. L’uomo è stato così denunciato per rapina e rimesso in libertà. E si arriva così alla questione del video.
Chi lo ha diffuso?
È una domanda alla quale chiedono risposta il ministro Matteo Piantedosi e il questore di Brescia Eugenio Spina. Nel video circolato in rete, registrato con un telefonino che inquadra lo schermo di un computer, si sente una voce che commenta la scena che dice «dai zara» e «Milano». «Zara» è il codice interno con cui vengono identificate le Volanti della Polizia e Milano le pattuglie della Squadra Mobile. Questo porta a pensare che il filmato possa essere uscito proprio dalla sala regia degli uffici della Questura. Oltre al caso della diffusione del video, i vertici della Polizia vogliono valutare anche l’operato dell’agente che ha atterrato lo straniero «in quel momento ritenuto pericoloso perché la segnalazione era di un uomo armato» viene fatto sapere. Da capire se l’arresto «all’americana» abbia rispettato il protocollo.
Intanto il video è diventato virale scatenando il braccio di ferro verbale e a distanza tra chi ritiene sproporzionata l’aggressività dell’agente e chi invece lo indica come un eroe. Anche il ministro Matteo Salvini ha intercettato in rete il video e lo ha condiviso sul proprio profilo social, congratulandosi con gli agenti per «l’ottimo lavoro».
Sale sulla ferita di una città che si divide – anche politicamente e a volte strumentalmente – sulle questioni legate alla sicurezza pubblica.
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