Approvato l’intervento di conservazione della copertura di palazzo Loggia
«Palazzo Loggia è la casa di tutti i bresciani e il suo restauro conservativo rappresenta per noi una priorità. Per questo, dopo aver ultimato la sistemazione dei serramenti al piano nobile e dopo aver riparato la gronda, abbiamo messo in campo un importante intervento di revisione e di ripristino delle lastre di piombo della copertura. Quest’ultima, infatti, rappresenta un simbolo iconico, fortemente identitario per la nostra città».
Con queste parole l’assessore ai Lavori pubblici Valter Muchetti ha presentato il Progetto di fattibilità tecnico economica di conservazione della copertura storica di palazzo Loggia in Giunta, che l’ha poi approvato.
Il progetto
Il progetto è a cura dell’unità di Progetto completamento pinacoteca riqualificazione castello e patrimonio monumentale e la responsabile è Anna Begni, mentre i tecnici dell’unità sono coordinati da Patrizia Scamoni. L’intervento, cofinanziato dall’Unione Europea tramite il Pnrr, nell’ambito del quale sono stati recentemente realizzati, nella casa municipale, i lavori di restauro dei serramenti con vetri piombati al piano nobile e la riparazione della gronda sul lato est, prevede la manutenzione delle lastre in piombo che rivestono la copertura in legno di Palazzo Loggia.
Utilizzando le stesse tecniche impiegate per la posa originaria, in alcuni casi saranno riadagiate le lastre che si sono sollevate e saranno sostituite quelle danneggiate. Nel sottotetto verranno inoltre messe in sicurezza le quattro passerelle di legno in quota, in corrispondenza del colmo della copertura.
L’intervento, che varà una durata di 60 giorni, garantirà una migliore accessibilità per le successive ispezioni e per le indagini sullo stato conservativo dei legni e consentirà di effettuare, infine, importanti attività di mappatura e di rilievo del degrado che, per la prima volta, verranno estese alla sua intera superficie. Verranno così acquisite informazioni fondamentali sulle lastre di piombo e sui legni della struttura per procedere in futuro all’elaborazione di un progetto che interesserà tutta la stratigrafia della copertura del palazzo.
Difficoltà
«L’altezza e la particolare conformazione a carena di nave rovesciata della copertura, rendono le operazioni di manutenzione particolarmente impegnative e pericolose e ogni lavoro deve essere eseguito con la massima cura per preservare l’autenticità del manufatto e il suo valore storico», comunica l’Amministrazione. Per evitare l’installazione di costosissime impalcature speciali si è deciso quindi di ricorrere all’edilizia acrobatica, con personale specializzato nei lavori in fune in grado di calarsi in sicurezza a tutte le altezze.
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