Anziana morta intossicata dal monossido, a processo il caldaista

La 97enne Ida Mondinelli era trovata senza vita nel letto di casa sua a Mazzano. La badante si era salvata
La villetta di Mazzano in cui viveva l’anziana - Foto © www.giornaledibrescia.it
La villetta di Mazzano in cui viveva l’anziana - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Per chi indaga già sei mesi prima del decesso della proprietaria di casa per intossicazione da monossido, la caldaia dell’abitazione era difettosa. Ma il tecnico che aveva effettuato il controllo non era intervenuto.

Per questo il pubblico ministero Donato Greco ha chiesto il rinvio a giudizio per il caldaista che aveva visionato l’impianto della 97enne Ida Mondinelli, nata a Ghedi nel 1926, trovata senza vita a febbraio di un anno fa nel letto della sua abitazione in via Venturoli a Mazzano. A lanciare l’allarme era stata la figlia 70enne della vittima che abita nella stessa zona che era andata a trovare l’anziana madre che viveva con la badante, anche lei intossicata dal monossido, ma sopravvissuta.

Se la badante è stata salvata in tempo grazie all’intervento dei soccorritori, la 97enne proprietaria di casa era morta da diverse ore, probabilmente nella notte. I consulenti della Procura, nominati nel corso delle indagini, hanno stabilito che ad ucciderla erano stati i fumi fuoriusciti dalla caldaia che sei mesi prima un tecnico aveva certificato. I parametri delle prove risulterebbero però non in linea con una caldaia a norma. Ora la parola passa ai giudici.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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