Anti bracconaggio: interventi da Provaglio a Barbariga

Alessandra Portesani
Nel Bresciano le guardie del Wwf hanno individuato un cacciatore che ha ucciso specie protette e due capannisti che facevano uso di richiamo acutisti vietati
Le guardie del Wwf hanno sequestrato richiami e volatili uccisi protetti - © www.giornaledibrescia.it
Le guardie del Wwf hanno sequestrato richiami e volatili uccisi protetti - © www.giornaledibrescia.it
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Da Provaglio d’Iseo a Barbariga: uccise decine di volatili di specie protette. Nel Bresciano le guardie del Wwf a Provaglio d’Iseo hanno sorpreso un cacciatore che aveva ucciso un pettirosso e una capinera (specie particolarmente protette), l’uomo però è stato trovato a detenere abusivamente un fucile di piccolo calibro, modello flobert che non era denunciato. Sempre nel Bresciano due capannisti, nel territorio di Barbariga, sono stati sorpresi mentre utilizzavano due richiami acustici vietati.

I controlli

Al controllo delle guardie Wwf i cacciatori avevano abbattuto 13 uccelli protetti (fringuelli e fanelli). «Tutte le attività sono state svolte in collaborazione con i Carabinieri Forestale Nucleo Soarda e la Polizia provinciale di Brescia - spiegano le guardie del Wwf –. Ogni anno all’apertura della caccia si registrano gravi atti di bracconaggio che dimostrano quanto siano ancora diffusi comportamenti irrispettosi delle norme vigenti. Sebbene il calo dei cacciatori sia inarrestabile, la vigilanza sul territorio e in buona parte della Lombardia, è insufficiente. L’emergenza peste suina, inoltre, sta impegnando le Polizie provinciali, già da tempo sotto organico, sottraendo personale all’attività di controllo dell’attività venatoria. Possiamo dire con abbastanza certezza che chi voglia utilizzare mezzi vietati o abbattere fauna protetta, ha una scarsissima probabilità di essere controllato. Se poi aggiungiamo a questo le pene irrisorie per i reati venatori, la possibilità che i procedimenti vadano in prescrizione e la sempre più frequente applicazione della “tenuità del fatto” si capisce come il bracconaggio sia tanto diffuso».
Si invitano i cittadini a segnalare eventuali animali selvatici in difficoltà e casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 328/7308288, o tramite la pagina Facebook.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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