Annullata la Children Wind Cup a Bogliaco per il forte vento
È stato annullato il momento più atteso della 18esima edizione della Children Wind Cup che si è tenuta oggi fino al primo pomeriggio a Bogliaco di Gargnano.
L’edizione della kermesse organizzata dall’Abe (Associazione bambino emopatico) di Brescia in collaborazione con il Circolo vela Gargnano, è stata infatti funestata all’ora del pranzo da un forte Pelèr, il vento da nord tanto caro ai velisti, che ha spazzato la piazza, quasi ribaltando i gazebo e costringendo gli organizzatori a cancellare l’uscita in barca per le decine di bambini e ragazzi in cura al Civile.
Una battuta d’arresto inevitabile. Chi voleva salire sulla golena Circe recentemente restaurata e su altre imbarcazioni è dovuto rimanere a terra. Impossibile uscire: «Motivi di sicurezza, con un vento che soffia a 30 nodi e più», ha affermato Francesco Capuccini, che alle spalle ha tante Centomiglia, neo presidente al Circolo Vela. Della stessa idea il suo predecessore Lorenzo Tonini, da poco presidente dell’Abe: «Non è il caso di rischiare. A metà lago il vento è ancora più forte. Con queste condizioni non farei partire neppure la Centomiglia».
Festa doveva essere e festa è stata per oltre cento bambini e ragazzi e le loro famiglie. Una giornata bella, fuori dall’ospedale dove sono in cura per guarire. Giochi, svaghi in piazza a Bogliaco e la possibilità di salire su auto e moto di carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, volontari del Garda. Una festa riuscita, come le precedenti. Peccato per quel vento.
«Una giornata memorabile per Bogliaco, come quelle degli anni scorsi», ha sottolineato il sindaco di Gargnano Giovanni Albini.
Francesco Capuccini è apparso commosso: «Ho partecipato a tutte le edizioni della Children – ha raccontato –. Quando si esce in barca con questi ragazzi e si ascoltano i loro racconti ci si accorge qual è davvero la vita, quali sono i problemi reali. Una giornata in barca rappresenta un momento di svago prezioso per chi vive in ospedale». E Lorenzo Tonini aggiunge: «Oggi è la giornata della vela, ma il nostro impegno non finisce qui. A inizio ottobre noi dell’Abe organizzeremo a Brescia voli con il parapendio per questi ragazzi. Diverse le manifestazioni in cantiere. E intanto con 12 alloggi aiutiamo le famiglie di chi è in cura, grazie anche ai volontari».
La dottoressa Rosanna Ceresoli, dirigente al repato di Oncoematologia pediatrioca al Civile di Brescia dà speranza. «Dalla leucemia si può guarire. Ci vuole tempo, ma si riesce. Per quanto riguarda i bambini e i ragazzi possiamo dire che nel 99% dei casi si guarisce. E il Civile di Brescia è all’avanguardia a livello europeo. Ogni anni abbiamo in cura sino a 50 bambini ed effettuiamo una ventina di trapianti. Numeri che aumentano con gli adulti».
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