Amiche da 30 anni: Brescia e Kaunas sono diventate città gemelle

Daniela Zorat
Un solido legame dal 1992 quando Fondazione Cab inviò fondi in Lituania oltre a camion di aiuti
Brescia e Kaunas gemelle da 30 anni
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Nel corso di una cerimonia sentita e di sincera amicizia tra gli amministratori delle due città, stamattina nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia è stato siglato l’accordo di gemellaggio tra Brescia e la lituana Kaunas, saldate da un legame di fratellanza e solidarietà di oltre trent’anni. Entrambe Capitali della cultura, patrimonio Unesco anche se per ragioni diverse e centri dinamici dal punto di vista economico.

Un gemellaggio - il quinto per la nostra città, dopo quelli con Betlemme, Darmstad, Troyes e Logroño - che servirà a rafforzare i rapporti economici e culturali non solo tra le due città, ma anche tra i due Paesi, che potranno portare alla pace, come si è augurato il presidente del Consiglio comunale Rossini nei suoi saluti.

Una strada che «i Comuni e i popoli hanno già capito e scelto grazie ai gemellaggi» come dichiarato dalla sindaca Laura Castelletti. «Brescia e Kaunas sono ora due città sorelle - ha continuato - pronte a costruire un futuro insieme. Il gemellaggio è uno strumento per crescere e promuovere lo sviluppo culturale ed economico delle due realtà, ma è soprattutto un legame di cooperazione sociale, di scambi e di rapporti tra le persone».

  • La firma del gemellaggio tra Brescia e Kaunas
    La firma del gemellaggio tra Brescia e Kaunas - Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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«L’affermazione di questa nostra amicizia - ha aggiunto il sindaco di Kaunas, Visvaldas Matijošaiti - sia promessa per il futuro e impegno a continuare a costruire ponti e a favorire la comunione tra le nostre storie, culture e persone». Alla cerimonia ha partecipato anche l’ambasciatrice di Lituania in Italia, Dalia Kreiviene, che ha spiegato come il gemellaggio «contribuisca a rafforzare le relazioni tra le due città e i due Paesi».

Le origini

Italo Folonari, presidente della Fondazione Cab e don Armando Nolli, già direttore della Caritas diocesana hanno raccontato da dove è nata l’amicizia di oltre trent’anni tra le due città, «dopo il viaggio che Sergio Paterlini fece nel 1992 rimanendo colpito dalla povertà della popolazione ma anche dal suo alto senso civico e culturale - ha spiegato Folonari -, chiese aiuto alla Fondazione Cab, allora presieduta da mio padre Alberto, che donò fondi, computer, sette ambulanze, tre tir di materiale e poi recuperò due dacie: la prima per persone anziane e la seconda per ragazze maggiorenni uscite dagli orfanotrofi». Anche grazie ad aiuti concreti ricevuti da tante realtà bresciane, compresi gli alpini.

Don Nolli ha parlato invece del legame di Paterlini con monsignor Svariskas, mandato per 22 anni in Siberia, sottolineandone l’intelligenza e il cuore. Il vicesindaco Manzoni ha voluto ricordare Doralice Vivetti, che avviò la stagione dei gemellaggi, evidenziando come «i trasporti siano un pilastro in tema di coesione sociale in Europa», mentre l’assessore ai gemellaggi Andrea Poli ha spiegato come Kaunas abbia avviato «un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale, di innovazione e rafforzamento dei legami per arrivare alla pace e alla cooperazione». Alla fine della cerimonia, presentata dalla giornalista Paola Buizza, lo scambio di doni: una targa d’argento con incisa la Loggia e un’opera grafica dei patrimoni Unesco realizzata da un rinomato incisore lituano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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