CronacaGarda

Ambientalisti contro il depuratore a Esenta: «Danni al Chiese»

Secondo Presidio 9 agosto, Tavolo Ambiente Garda e associazioni dell’Alto Mantovano, la scelta migliore sarebbe sfruttare l’impianto esistente di Peschiera
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Presidio 9 agosto, Tavolo Ambiente Garda e associazioni dell’Alto Mantovano hanno ribadito la netta opposizione al progetto del depuratore a Esenta, che prevede lo scarico nel fiume Chiese. «Un’opera dannosa per l’ambiente e il territorio, già sottoposto a forti pressioni», hanno dichiarato i promotori.

Le critiche

Le associazioni hanno criticato duramente il percorso decisionale, definendolo un «balletto politico con risvolti grotteschi. Dopo tre anni e mezzo di incertezze e continui cambi di rotta», la scelta è ricaduta su Lonato, abbandonando Gavardo e Montichiari.

Il progetto prevede un grande impianto vicino a Castiglione, in una zona agricola di pregio. «Questa scelta sacrifica un territorio prezioso per un’opera inutile», hanno sottolineato gli ambientalisti mantovani, che propongono invece il potenziamento del sistema esistente, sfruttando l’impianto di Peschiera. Sarebbe, questa soluzione, più logica per la vicinanza e le caratteristiche del Mincio, un corso d’acqua con portata adeguata.

«Fiume malato, territorio malato»

Gli attivisti hanno ribadito che il Chiese non può sostenere i reflui del lago, che conta una popolazione fluttuante di centinaia di migliaia di abitanti. “Un fiume malato significa un territorio malato”, hanno avvertito.

È stata infine annunciata una manifestazione per sabato 8 febbraio in piazza a Lonato, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e le forze politiche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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