Cosa ci fa Álvaro Soler a Brescia

Lo hanno visto prima in Pinacoteca, poi al Tempio capitolino e infine sotto al rinoceronte di Bombardieri, ma anche nel cortile del Mantegna e fra i tavoli del Bianchi. E sotto il tetto della Loggia, con la sindaca Laura Castelletti. Álvaro Soler ha trascorso due giorni a Brescia, un po’ a sorpresa e un po’ per caso: era nel bel mezzo di un road trip di famiglia – stava andando da Berlino a Barcellona in automobile con la moglie Melanie Kroll e la figlia di 8 mesi – e ha deciso di fermarsi qui per visitare finalmente la città dopo che nel 2018 non riuscì a passare.

La Mille Miglia
All’epoca l’occasione sarebbe stata la Mille Miglia Charity, alla quale partecipò solo per un tratto, da Milano Marittima a Roma. I numerosi impegni gli impedirono di passare da Brescia e da allora non c’è più stato il modo di tornare. Fino a ieri: dopo una tappa in Austria, Soler e Kroll hanno deciso di fermarsi a Brescia, per visitare qualche amico, scoprire la città e soprattutto imparare l’arte dei casoncelli.
«Eravamo già sazi di montagna, in Austria, e così abbiamo deciso di partire prima», ci ha raccontato. «Da tempo volevo visitare Brescia e ora che l’ho fatto posso dire che è la città più bella d’Italia».
Loggia e casoncelli

Il weekend bresciano ha permesso a Soler e alla moglie di immergersi nella cultura e nell’architettura bresciana, ma anche nella tradizione culinaria: innamoratisi dei casoncelli assaggiati al Bianchi in via Gasparo da Salò, hanno trovato il modo – all’ultimo minuto – di imparare l’arte della pasta provando a chiudere i casoncelli insieme a studenti e studentesse del Mantegna.
E per chiudere il fine settimana Soler è passato anche dal Giornale di Brescia, per conoscere la redazione e svelare qualcosa in più sul suo nuovo singolo, che anticipa il quarto album.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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