Altoatesino in trasferta in Valsabbia per rubare gasolio e soldi

Ubaldo Vallini
A carico del 66enne un serie di furti commessi nei paesi attorno al lago d’Idro
Gli agenti della Locale con l'auto rubata - © www.giornaledibrescia.it
Gli agenti della Locale con l'auto rubata - © www.giornaledibrescia.it
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A suo carico una serie di furti commessi nei paesi attorno al lago d’Idro. L’uomo, un altoatesino, è stato seguito negli spostamenti dagli agenti della Locale della Valsabbia e poi fermato.

Scorribanda valsabbina

Scorribanda valsabbina per un uomo di 66 anni residente in provincia di Bolzano, che da alcuni giorni si era trasferito in Valsabbia. A portarlo a riconoscere le sue responsabilità, un complesso lavoro di indagine da parte degli agenti valsabbini. Tutto è cominciato con un furtarello notturno ai danni di un ristorante di Treviso Bresciano: pochi spiccioli sottratti dal cassetto dell’esercizio dopo aver forzato la serratura del portoncino. Il proprietario ha denunciato l’accaduto ai Vigili, che si sono messi sulle sue tracce, individuando, grazie anche al sistema di videosorveglianza capillare di cui è dotata l’intera valle, un’auto sospetta.

Ne hanno monitorato gli spostamenti nei paesi attorno al lago, fino anche a Roè Volciano. Ieri hanno teso la rete fermandolo a Vestone. Nell’auto, una Suzuki Vitara risultata poi rubata qualche giorno prima a Bolzano, c’erano anche alcune taniche con dentro del gasolio. Hanno così scoperto che l’uomo, domiciliato presso una struttura ricettiva a Capovalle, dove per altro era sparito del denaro, in quello stesso paese aveva fatto incetta di prezioso carburante svuotando i serbatoi dei trattori che trovava in giro, rimediando così il gasolio per l’auto, ma con l’intenzione anche di lucrarci sopra rivendendolo ad altri.

Le taniche usate per rubare il gasolio - © www.giornaledibrescia.it
Le taniche usate per rubare il gasolio - © www.giornaledibrescia.it

In qualche modo si era anche impossessato di una macchina fotografica della quale non ha saputo, e voluto, indicare la provenienza. Non solo l’auto era rubata: il 66enne, infatti, non possedeva nemmeno la patente di guida: sembra non l’abbia mai conseguita. L’auto, purtroppo molto danneggiata a causa di improvvide manovre, è stata restituita ai legittimi proprietari. Il ladruncolo bolzanino, non nuovo a questo tipo di imprese, è stato invece denunciato per furto e ricettazione.

A suo carico anche una dispendiosa multa per l’infrazione al Codice della strada.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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