Da Brescia sette vigili del fuoco per aiutare in Emilia-Romagna
Dopo i Vigili del fuoco di Bergamo, Lecco, Sondrio, Lodi, Pavia e Milano, che mercoledì hanno raggiunto i colleghi in Emilia-Romagna, ieri dal comando di via Scuole a Brescia è partita una squadra di 7 uomini per dare supporto alla popolazione, dopo la violenta alluvione.
L’ondata di maltempo ha investito in particolare le province di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna, ma anche alcuni territori marchigiani. Sono state chiuse le scuole, sospesa la circolazione dei treni e le autostrade sono a tratti impraticabili.
I soccorritori
Con i vigili del fuoco lombardi ci sono anche cinque tecnici del Cnsas Lombardo (Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico) partiti la scorsa notte con un coordinatore e 4 uomini appartenenti alla squadra forra regionale lombarda. In tutto sono oltre una ventina i soccorritori del Soccorso alpino e speleologico, coordinati dal Cnsas nazionale; le squadre sono state mobilitate dal Dipartimento di Protezione civile e hanno affiancato i servizi regionali Cnsas di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Umbria e Lazio. Al momento, Regione Lombardia non ha allertato invece la Protezione civile, ma in Provincia di Brescia assicurano di essere pronti a partire qualora fosse necessario un intervento di supporto.
A Solarolo
Il ciclone Boris ha sfiorato Solarolo – comune che ha ricevuto parte dei fondi raccolti da RomagnaNostra, l’iniziativa solidale promossa l’anno scorso dal Giornale di Brescia con Fondazione Comunità Bresciana e Acb (Associazione Comuni Bresciani) – duramente colpito dall’alluvione del maggio 2023. «I margini del fiume stavolta hanno retto – ci ha detto Stefano Briccolani, ex sindaco del paese, raggiunto telefonicamente –. C’è stata una rottura più a sud e alcuni paesi hanno subito allagamenti».
Il Ravennate rimane, purtroppo anche stavolta, il territorio più colpito: degli oltre mille sfollati che si contano in queste ore, infatti, la maggior parte proviene da paesi di questa provincia, Cotignola, Lugo, Bagnacavallo i più martoriati dalla forza di acqua e fango. Sempre nel Ravennate il fiume Senio è esondato a Castel Bolognese, il Marzeno ha invaso Faenza e in diverse località, anche del Bolognese, gli argini dei fiumi hanno riportato rotture, con conseguenti ordinanze urgenti di evacuazione.
Il meteo dovrebbe riservare una tregua per i prossimi giorni, almeno fino a lunedì.
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