Alloggi per studenti, affittare una stanza a Brescia non è così semplice
A Bresc
ia, negli ultimi quattro anni, c’è stato aumento esponenziale dell’offerta di alloggi per studenti sul mercato privato. Un rialzo più consistente di quello di grandi città come Milano o di centri universitari come Venezia, Bologna, Padova, Verona, Bergamo e Trento. Ma nonostante questa crescita record i canoni sono saliti sempre più: per una singola si arriva a pagare in media 431 euro.L’aumento
Per l’offerta di stanze, dice lo studio di maggio 2024 di Immobiliare.it, la Leonessa d’Italia rappresenta l’1,2% del totale nazionale, ma dal 2019 ad oggi ha messo a segno un più 916% di disponibilità, dieci volte tanto, rispetto al 2019.
«Teniamo conto che l’offerta di stanze continua ad aumentare in tutto il territorio nazionale. La spiccata crescita in termini di offerta per città come Bergamo e Brescia va ricondotta alla sempre più difficile accessibilità di Milano. Questo da una parte ha attratto più studenti verso centri accademici vicini e altrettanto validi in termini di offerta formativa, dall’altra ha posizionato le due città come alternative abitative più sostenibili e ben collegate con il capoluogo di regione», sottolinea Antonio Intini, chief business development officer di Immobiliare.it.
Milano in vetta
Quello degli alloggi per studenti – ricordate la protesta dei ragazzi in tenda davanti all’università di Milano? – è un tema caldo per i canoni in costante crescita, anche a Brescia e dell’offerta che fatica a rispondere a tutta la domanda. Pur se, come dice lo studio di Immobiliare.it, la disponibilità è cresciuta nell’ultimo quadriennio.
Quando si parla di stanze per studenti Milano rimane saldamente in testa alla classifica non solo rispetto al prezzo medio di una singola - che ha ormai toccato quota 700 euro al mese - ma anche per quanto riguarda l’offerta: il capoluogo meneghino, infatti, accentra ben il 21,6% della disponibilità totale di stanze nel Paese: ha visto un aumento dell’offerta del 367%.
Le altre città universitarie
A Venezia la disponibilità di stanze è cresciuta di oltre cinque volte, a Bologna di quattro volte (+ 289%) a Torino è quasi triplicata (+ 186%). Guardando ai centri universitari più piccoli, Padova, sede di una delle più celebri e antiche università italiane, concentra quasi il 2% dell’offerta totale di stanze e, rispetto al 2019, queste sono aumentate di quasi 6 volte (+473%).
A Trento, famosa per la facoltà di economia, lo stock invece è cresciuto del 689%, 8 volte tanto, e ora rappresenta l’1,7 del totale; ma è appunto Brescia che raggiunge la cifra monstre del +916% nei quattro anni considerati, arrivando così a pesare per l’1,2% sul totale.
Aumenti considerevoli nell’offerta si sono registrati anche in centri universitari satellite come Bergamo (+600%) e Udine (+426%).
Più agenzie
«Sicuramente questa crescita – continua Intini – è dovuta anche a un progressivo fenomeno di "industrializzazione” del settore che si è verificato negli ultimi anni, con l’entrata nel mercato di società che si occupano esclusivamente di proporre agli utenti camere da affittare.
Infatti, i privati proprietari, che prima tendevano a gestire da soli gli appartamenti divisi in stanze di loro proprietà – conclude – ora si affidano sempre più ad agenzie esperte che si occupano di ogni aspetto connesso all’affitto, dalla manutenzione alle pratiche di ingresso e uscita degli inquilini».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.