Al Villaggio Violino mini appartamenti e alloggi sociali per 21 anziani

Marco Papetti
La struttura, costata 5 milioni, è gestita da Casa di Dio. Presto anche un centro prelievi
Centro servizi polifunzionale al Violino
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Era atteso da anni, ora è realtà. Il nuovo Centro servizi «Maria Zanoni Cavallaro» al Villaggio Violino, finanziato da Fondazione Casa di Dio con una spesa di circa 5 milioni di euro, è stato inaugurato ieri dopo circa un anno e mezzo di lavori, coronamento di un percorso sinergico tra la Fondazione, il Comune di Brescia e l’antistante parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, con la Diocesi, avviato nel 2016.

Il nuovo centro

È una struttura a forma di elle su due piani, costruita ex novo in via Violino di sopra 115 dall’impresa Girelli di Roncadelle, su progetto dello studio di architettura Arpini di Montichiari. Circa 3.700 metri quadrati totali comprensivi di giardino (con parco giochi) e parcheggi riservati, poco meno di 1.800, invece, i metri quadri dei due piani dell’edificio, vero e proprio centro polifunzionale. Ci sono sette alloggi per anziani, tre bilocali al piano terra e quattro al primo piano, due dei quali doppi, per 9 posti totali.

Sempre al piano superiore c’è una Comunità di alloggio sociale per anziani, in 11 stanze troveranno dimora 12 ospiti. Qui gli anziani potranno usufruire di spazi in comune e dell’aiuto del personale della struttura, parte del quale presente 24 ore su 24. Gestite da Casa di Dio, sono già tutte prenotate ed entreranno in funzione il 3 giugno. Al piano terra sono ospitati, invece, il centro dell’associazione Violino Volontari, un servizio per bambini da zero a tre anni, attivo da settembre, studi medici e un punto prelievi gestito con la Poliambulanza. In progettazione anche una formula per un centro diurno per anziani con il coinvolgimento della Fondazione, del Comune e della cooperativa La nuvola del sacco.

«Non è un traguardo, ma un’importante tappa - ha detto la presidente di Fondazione Casa di Dio Irene Marchina -. Dobbiamo ancora fare tanto per utilizzare appieno le potenzialità della struttura e la sua collocazione strategica. Resta da lavorare sul centro diurno, che dovrà ospitare altre realtà».

All’inaugurazione del Centro, intitolato a una benvoluta cittadina del quartiere mancata nel 2021, è intervenuto anche il vescovo di Brescia mons. Pierantonio Tremolada: «Un progetto intelligente, espressione di una capacità di cogliere le necessità del momento e di rispondervi in maniera adeguata». Per la sindaca Laura Castelletti, «un modello sociale innovativo, replicabile in altri quartieri della città». 

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