Agnosine, lavorazioni abusive e rifiuti pericolosi: azienda sequestrata

La Redazione Web
Carabinieri e Arpa hanno trovato nello stabilimento valsabbino 14 tonnellate di rifiuti speciali, 800 litri di rifiuti liquidi e cinque automobili fuori uso
Lavorava alluminio senza autorizzazione, azienda sequestrata
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Avrebbero effettuato abusivamente lavorazioni su componenti in alluminio, senza le necessarie autorizzazioni, tra cui quella relativa alle emissioni in atmosfera. Per questo i Carabinieri forestali e i tecnici di Arpa, vista la presenza di macchinari industriali che producevano fumi all’interno di un’azienda di lavorazione di alluminio e leghe leggere di Agnosine, hanno provveduto al sequestro delle attrezzature. Sequestrate anche 14 tonnellate di rifiuti speciali, 800 litri di rifiuti liquidi e cinque auto fuori uso. Questo il bilancio del sequestro frutto di un’attività congiunta fra i militari dei Nuclei Carabinieri Forestali di Vobarno e Idro e il personale del dipartimento di Brescia di Arpa Lombardia.

Il controllo

Nei giorni scorsi, nell’ambito di un controllo di routine in una fonderia, Carabinieri e tecnici di Arpa, insospettiti dalla presenza di numerose big-bags (sacchi bianchi per lo stoccaggio di prodotti sfusi e scorie) anche nell’area esterna del capannone aziendale, hanno effettuato controlli più specifici. L’azienda effettuava abusivamente lavorazioni su componenti in alluminio, senza le necessarie autorizzazioni.

Le big bags
Le big bags

Parte dei liquidi rinvenuti nel piazzale, tra cui olii lubrificanti esausti, soluzioni basiche e additivi, fuoriuscivano dai contenitori danneggiati riversandosi direttamente sulla pavimentazione e finivano nel sistema di raccolta delle acque meteoriche disperdendosi nell’ambiente. I contenitori, infatti, non avevano alcun bacino di trattenimento dei fluidi.

Il sequestro

Gli sversamenti
Gli sversamenti

Al termine delle operazioni è stata messa in sicurezza e sequestrata l’intera area, compresi i macchinari, le attrezzature nella disponibilità della ditta e i rifiuti rinvenuti. Inoltre, a uno dei due soci amministratori, entrambi indagati a piede libero dall’autorità giudiziaria, sono stati sequestrati in via cautelare, poiché illecitamente detenute, circa 200 munizioni e 4 armi rinvenute nei locali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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