Aggressioni al pronto soccorso: a Chiari arriva la vigilanza armata
In risposta agli episodi di aggressione registrati presso il pronto soccorso dell’ospedale di Chiari, l’Asst di Franciacorta ha deciso di adottare nuove misure di sicurezza per garantire la tutela di infermieri, infermiere, medici e mediche della struttura.
Le aggressioni, spesso verbali ma talvolta anche fisiche, colpiscono in particolare il personale di triage, fanno sapere dall’Asst. Le contestazioni riguardano principalmente i tempi di attesa e i codici di priorità assegnati.
La vigilanza
La decisione fa seguito a un grave episodio verificatosi il 15 agosto, che ha portato a un intervento tempestivo da parte della dirigenza. Da lunedì 2 dicembre, dunque, un servizio di vigilanza armata è operativo 24 ore su 24, sette giorni su sette, con piantonamento fisso all’interno della struttura.
Il servizio di vigilanza armata è solo l’ultima di una serie di misure preventive. Già da due anni, l’ospedale di Iseo ha attivato un servizio di vigilanza notturna, con risultati positivi: i casi di violenza si sono ridotti a due o tre episodi annui.
Da tempo, inoltre, Asst Franciacorta collabora con i Carabinieri di Chiari per garantire interventi rapidi in caso di emergenza. A questo scopo, è stata attivata una linea diretta che il personale può utilizzare tramite un pulsante per richiedere supporto immediato. Entro i primi mesi del prossimo anno, verranno installate telecamere di sorveglianza nelle aree comuni del pronto soccorso, incrementando ulteriormente la sicurezza.
I commenti
Il direttore del pronto soccorso di Chiari, Andrea Roda, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative: «Ringrazio la Direzione per gli interventi e le soluzioni tempestive per garantire la sicurezza degli operatori. Sicuramente, è un gesto che aumenta la motivazione degli operatori che si trovano a gestire non solo l'emergenza sanitaria, ma soprattutto la fragilità emotiva degli utenti del pronto soccorso».
La direttrice generale di ASST Franciacorta, Alessandra Bruschi, ha ribadito l’impegno dell’azienda nel garantire un ambiente di lavoro sicuro: «Siamo convinti che queste misure non solo rafforzino la sicurezza, ma anche la motivazione e la dedizione dei nostri operatori sanitari, che quotidianamente si dedicano con professionalità e umanità ai bisogni della comunità».
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