Accoltella una donna al collo a Brescia, arrestato un 49enne

La vittima non è in pericolo di vita, ma la Procura sta valutando di procedere con l’accusa di tentato omicidio. L’uomo era già stato condannato per omicidio nel 2006. La sindaca: «Fatto gravissimo, inaccettabile che potesse trovarsi a piede libero»
Un'auto della Polizia di Stato - © www.giornaledibrescia.it
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Un uomo di 49 anni è stato arrestato e portato in carcere per aver aggredito una donna al collo con un punteruolo da muratore. È successo ieri sera, poco dopo le 18, nel centro di Brescia, in corso Garibaldi. La donna, che stava lavorando all’esterno dell’osteria «All’ombra della Pallata», fortunatamente non è in pericolo di vita, ma chi indaga sta valutando di procedere nei confronti dell’uomo dell’est con l’accusa di tentato omicidio.

L’aggressione non si è trasformata in qualcosa di più drammatico anche per il pronto intervento di un passante prima e degli agenti della Polizia di Stato poi. Il 49enne, già condannato nel 2006 per omicidio e tentato omicidio per dei fatti avvenuti a Milano, si trova in carcere in attesa della convalida da parte del gip. La donna è stata ricoverata all’ospedale Civile a Brescia. Ancora non è chiaro il movente.

La sindaca

Nel pomeriggio è arrivata la reazione della sindaca Laura Castelletti, che ha definito l’aggressione avvenuta ieri «un fatto gravissimo». La prima cittadina esprime «vicinanza alla donna ferita, augurandole una pronta guarigione. È inaccettabile che una persona già condannata per omicidio e tentato omicidio potesse trovarsi a piede libero, nelle condizioni di colpire ancora. Come sindaca, come cittadina e come donna mi unisco alla domanda che molti bresciani si stanno facendo: perché non sono state attivate le misure adeguate per impedire un nuovo gesto violento da parte di chi aveva già dimostrato di essere pericoloso? È necessario che il Governo e le autorità competenti forniscano risposte chiare e adottino provvedimenti concreti per garantire la sicurezza dei cittadini, episodi come questo non devono più accadere» conclude Castelletti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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