Cronaca

Affitti studenti, per le donne non fumatrici è più facile trovare casa

Lucia Lazzari
Sono molti i quesiti curiosi (e a volte inopportuni) a cui si deve rispondere quando si è alla ricerca di un alloggio
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Fumi? Quanti anni hai? Sei una studentessa? Per quanto tempo intendi fermarti?

Cercare case, se sei uno studente universitario, può essere un vero Inferno dantesco. Peccato però, a differenza di quanto accaduto all’Alighieri, che non sempre – quasi mai per la verità – ci sia un Virgilio a condurti attraverso una selva oscura di affitti inarrivabili, domande curiose (se non inopportune) e sistemazioni un po’ al limite.

Cercare casa

La domanda, alla fine, è piuttosto semplice: cosa deve affrontare uno studente universitario in cerca di un alloggio o anche semplicemente di una stanza? Per avere una (parziale) idea di cosa accada, basta fare... qualche telefonata. Ed è qui che comincia il bello. Si scopre infatti che essere studentessa, conviene, perché pare sia più facile trovare chi ti affitti una casa o una stanza. Con buona pace degli studenti maschi.

C’è poi la questione del fumo: difficile (ma non impossibile...) si tratti di un eccesso di preoccupazione per lo stato di salute dei futuri inquilini. Più logico ipotizzare sia un modo per preservare quanto più possibile l’ambiente domestico in attesa dei locatari futuri. Premura che non deve sembrare fuori luogo visto che – ed eccoci al quesito numero 3 – emerge la tendenza a stipulare contratti d’affitto a breve termine. Motivo per cui la domanda «ma quanto hai intenzione di fermarti?» è diventata impossibile da dribblare. Non bastassero gli esami, c’è pure l’interrogatorio al telefono. Eppure io starei solo cercando un alloggio…

Emergenza

Stremati da queste fatiche epiche, e frustrati dai prezzi sempre più proibitivi, sono molti quelli che preferiscono consegnarsi ad una vita da pendolare. Del resto, 400 o 500 euro al mese per il canone di affitto (magari per condividere gli spazi con altre persone , cui aggiungere le spese di mantenimento, non sono proprio alla portata di tutti. Dopo qualche ora da... finta studentessa, è quasi liberatorio sapere di non avere il problema di dove vivere durante l’università o di dover sottostare e limitazioni o divieti. Ma per molti ragazzi l’emergenza continua. E all’orizzonte non si vedono soluzioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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