L’aeroporto di Bergamo sarà più vicino con la nuova uscita sull’A4
![Il presidente della Sacbo Giovanni Sanga e la sindaca di Bergamo Elena Carnevali](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h22dh6q6zrldo7xhb7/0/il-presidente-della-sacbo-giovanni-sanga-e-la-sindaca-di-bergamo-elena-carnevali.webp?f=16%3A9&w=826)
Sta vivendo l’età dell’oro lo scalo bergamasco «Caravaggio», che si è lasciato alle spalle un anno da record con 17 milioni e 300mila passeggeri transitati da Orio al Serio tra alta e bassa stagione da e verso tutto il mondo. Numeri che hanno proiettato l’aeroporto lombardo, un tempo relegato a scalo regionale, al terzo posto assoluto in Italia per flussi di persone. Di questi risultati e delle prospettive future si è parlato nell’evento organizzato da Sacbo, la società che gestisce l’aerostazione, in occasione dell’AirportDay andato in scena in tutti i maggiori aeroporti italiani in collegamento tra loro.
«Quello dello scorso anno è stato un grande lavoro – spiega il presidente di Sacbo Giovanni Sanga – che dovrà intrecciarsi con il 2025 tenendo conto dei tanti cantieri che andranno a completarsi anche in vista delle olimpiadi invernali di Milano Cortina, durante i quali saremo uno degli aeroporti di riferimento».
Cantieri
Il «Caravaggio», che negli ultimi 15 anni ha assistito a una costante crescita grazie a investimenti e intuizioni, vuole d’altronde proseguire nel proprio percorso di sviluppo. E le tracce sono già evidenti: oggi sono in corso i lavori per l’ampliamento del terminal est (che verrà aperto entro Natale), mentre ad ovest nasceranno altri due gate.
Al servizio di passeggeri e accompagnatori sorgerà poi entro il 2030 un parcheggio multipiano da 4.600 posti auto. Mentre Rfi ha avviato il progetto di realizzazione del collegamento ferroviario tra l’aeroporto e Bergamo, anche se non vedrà la luce in tempo per le Olimpiadi del 2026. E per superare i problemi legati al traffico in uscita dall’autostrada nei periodi di alta stagione, è previsto un accesso più diretto all’aeroporto per chi proviene da est, ovvero da Brescia.
Montichiari
A proposito della nostra provincia, quando si parla di aeroporto di Orio l’approfondimento non può non toccare anche lo scalo di Montichiari – rimasto un po’ al palo in questa lunga stagione di sviluppo della mobilità aerea. «Montichiari per noi rimane un’infrastruttura importantissima del sistema lombardo e del nord Italia – rassicura Sanga –. Ci auguriamo di poter dare risposte a un sistema aeroportuale in continua crescita e che si prevede possa raddoppiare nei prossimi dieci anni. Alla luce di ciò, se ci saranno piste che possono offrire dei servizi, dobbiamo metterle in rete e valorizzarle».
Una linea, questa, sposata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che in collegamento ha parlato della complementarietà di scali vicini sul territorio, proprio come nel caso del D’Annunzio e del Caravaggio: «Penso che lo sviluppo di un aeroporto debba andare di pari passo con lo sviluppo dell’altro».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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