Adunata degli alpini a Genova, l’amarezza dalle istituzioni bresciane
Tanta amarezza per aver visto sfumare un traguardo per il quale si era saputo lavorare in sintonia. Ma anche una ribadita riconoscenza per il fondamentale ruolo sociale che gli Alpini svolgono sul nostro territorio, non disgiunta dall’invito a non demordere ed anzi a riprovarci. Nelle parole dei rappresentanti delle istituzioni bresciane e lombarde convivono i due sentimenti.
La sindaca di Brescia, Laura Castelletti, si dice «dispiaciuta per i nostri Alpini e anche per la nostra città e la nostra provincia. Sarebbe stata una grande festa. Da parte del Comune, in rete con Provincia e Regione, la proposta è stata sempre sostenuta sul versante del supporto organizzativo e della messa a bilancio delle necessarie risorse per logistica, trasporti e servizi.
Un grande impegno corale che era giusto mettere in campo, anche come gesto di riconoscenza per i nostri Alpini che sono una parte importante e attiva del tessuto della comunità, costantemente presenti al fianco dell’amministrazione, della Protezione civile, ma anche delle realtà più piccole, offrendo sostegno, competenza ed entusiasmo. Dispiace, quindi, non essere stati scelti, ma sono certa che Brescia avrà la sua occasione. E noi ci saremo sempre, perché la città è sempre vicina ai nostri Alpini».
Dispiacere esprime anche il presidente della Provincia Emanuele Moraschini, per il quale affidare a Brescia l’Adunata 2026 sarebbe stato un «ulteriore riconoscimento del valore degli Alpini bresciani e nel nome di un loro valoroso contributo alle pagine della storia del nostro Paese. Per noi sarebbe stato un onore poter accogliere gli Alpini di tutta Italia e rinvigorire il forte senso di appartenenza al corpo, secondo i più solidi valori alpini. Brescia è e resta la casa degli Alpini e, grazie alle numerose associazioni, questi sono sempre presenti sul territorio per i momenti di festa ma anche per quelli più drammatici. L’Adunata avrebbe rappresentato un’importante occasione di unione e condivisione».
Anche il presidente della Regione, Attilio Fontana, condivide il rammarico per un’occasione sfumata che sarebbe stata importante per tutta la Regione: «Mi dispiace, è sempre una grandissima festa e un momento di grandissima condivisione, se avessimo potuto farla qui saremmo stati contenti». L’invito è a continuare a provarci: «Invitiamo a ripresentare la candidatura, noi ci saremo sempre».
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