Adrenalina e solidarietà: il tuffo nell’Oglio per garantire le cure ai bambini di Dharma
Un evento all’insegna di adrenalina, solidarietà e spirito natalizio nel centro storico di Palazzolo. Si è svolta ieri mattina la sesta edizione di «Un tuffo per...» nel fiume Oglio, che ha visto protagonisti trenta coraggiosi, tra cui otto donne, che si sono lanciati dal ponte romano per raccogliere fondi a favore dell’associazione «I bambini Dharma», organizzazione di volontariato che si occupa di garantire accoglienza e cure ad alcuni bambini ricoverati negli ospedali bresciani.
L’iniziativa, organizzata dal gruppo «Le Sorghe de l’Oi» e ormai diventata una tradizione per Palazzolo, ha attirato spettatori che si sono radunati in centro per applaudire i tuffatori.
Equipaggiati solo con costumi rossi e talvolta il classico cappello di Babbo Natale, i partecipanti hanno affrontato le fredde acque del fiume tra gli incitamenti della folla. Tra i tuffatori, il più giovane aveva 17 anni, mentre il più anziano, il dottor Camillo Carlucci, ben 79.
A rendere speciale la manifestazione, oltre alla solidarietà, è stato il coinvolgimento di diverse realtà locali come la Protezione Civile di Palazzolo, il Gruppo Sommozzatori di Capriolo, la Croce Rossa di Palazzolo e il Kayak Canoa Club Palazzolo, che hanno garantito la sicurezza e supportato l’evento.
La manifestazione, anticipata sabato sera da una cena di beneficenza al ristorante Brodo di Cappone di Cologne, è stata presentata dallo speaker Pietro Gardoni. L’evento si è confermato non solo un’occasione per raccogliere fondi, ma anche un momento di aggregazione per la comunità, in cui lo spirito di altruismo si è tuffato, letteralmente, nelle acque dell’Oglio.
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