Adolescenti «in Trap» contro la dipendenza

Lucilla Perrini
Al Mo.Ca prende il via un servizio gratuito del Sert che mira a fare prevenzione con l’arte. La partecipazione è libera e gratuita. Il primo laboratorio parte oggi
Al Mo.ca laboratori per coltivare la creatività
Al Mo.ca laboratori per coltivare la creatività
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Come costruire un ponte con i giovanissimi e gli adolescenti, come canalizzare la noia o il disagio che sta emergendo in questo periodo post Covid in qualcosa di creativo? È questa la sfida che il Sert di Brescia ha voluto affrontare con il progetto «Tutti in Trap», trap inteso come genere musicale, ma anche come acronimo di Try Replacing Addiction with Prevention, cioè «Prova a sostituire la dipendenza con la prevenzione».

Obiettivo

«L’idea è nata anche dal fatto - racconta Lidia Manenti, psicologa del Sert, - che ci siamo resi conto che c’è un gap nella nostra utenza: i ragazzi fanno fatica ad accedere ai servizi che proponiamo, anche se sono tanti quelli che sentono la necessità di parlare con qualcuno esperto di sostanze. Da qui abbiamo ideato il progetto "Tutti in Trap", che ha vinto un bando del Dipartimento delle Politiche Antidroga: l’apertura di un servizio al Mo.Ca, in uno spazio neutro, centrale, per i giovani dai 12 ai 21 anni, dove l’attività di prevenzione, condotta da educatori e terapisti della riabilitazione psichiatrica, fa parte di un percorso creativo che stiamo costruendo grazie alla disponibilità di alcuni artisti del territorio».

Con gli artisti

Tra questi anche due grandi professionisti come Riccardo Ambrosio, che lavora con case discografiche nazionali e internazionali, e Marco Sissa, autore, polistrumentista e produttore, visto che, tra le diverse iniziative, si punta a creare anche una piccola etichetta musicale.

L’obiettivo del progetto, racconta Giulia Turla, educatrice del Sert, «è quello di essere una bussola che orienta la direzione di questi ragazzi partendo però da loro, dalle loro passioni, dai loro racconti e dalle loro domande, per offrire un’alternativa di contenuti e di senso. Accompagnarli nell’espressione del proprio mondo interiore attraverso l’arte, far loro sperimentare come di fronte alle frustrazioni si possono trovare degli strumenti diversi per esprimere il proprio disagio, intercettarli e costruire con loro un ponte, prima che un giorno si debbano rivolgere al Sert come pazienti».

La partecipazione è libera e gratuita e ogni laboratorio durerà otto settimane, il primo, in collaborazione con la Cooperativa Il Calabrone, prenderà il via oggi, 15 aprile, e prevede la creazione di opere tra il grafico e l’artistico, ma lo spazio rimarrà aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18.

Collaborazioni

«Siamo estremamente orgogliosi di avviare questo progetto», conclude Laura Guarneri, direttrice del Sert, «che è nato grazie alla disponibilità di tanti soggetti, gli artisti che con grande sensibilità ci onorano della loro collaborazione, il Comune che, grazie alla sindaca, ci ha dato uno spazio aperto e visibile, la Neuropsichiatria Infantile e il Consultorio Adolescenti degli Spedali Civili, il Nort della Prefettura e, per la comunicazione, l’Accademia SantaGiulia. Un progetto che ci vedrà impegnati per i prossimi due anni e che è rivolto ai ragazzi, ma anche ai loro genitori, per i quali stiamo organizzando degli incontri ad hoc». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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