Addio a Matilde Lorenzi, la sorella: «Ho perso il mio gigante buono»
Matilde Lorenzi non ce l’ha fatta: è morta ieri all’alba nell’ospedale di Bolzano per un’emorragia interna dopo l’incidente di lunedì mattina sulle piste da sci della Val Senales, dove la promessa dello sci azzurro si stava allenando. La 19enne stava scendendo lungo la Grawand G1, una pista rossa, quando ha urtato una porta con un braccio e ha perso il controllo degli sci, che si sono divaricati.
Nella caduta, Matilde ha sbattuto violentemente il volto sul terreno ghiacciato e poi è finita fuori pista: subito soccorsa, è stata portata all’ospedale di Bolzano con l’elisoccorso in tempi rapidi, ma purtroppo l’impatto le è stato fatale e a nulla sono valse le cure nel reparto di rianimazione. Sulla dinamica dell'incidente i carabinieri hanno compiuto una serie di accertamenti disposti dalla procura di Bolzano. E i magistrati, in una nota, hanno sottolineato che non ci sono responsabilità penali per la morte della sciatrice. «Il Pm ha già rilasciato il nulla osta alla sepoltura» dice ancora la procura che ha aperto un fascicolo «su segnalazione dei carabinieri di Senales, per atti non costituenti reato».
Il dolore del padre
I funerali di Matilde si terranno domani a Giaveno nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo. «Ci sono ancora troppe emozioni ma c’è una cosa che ci tengo a dire – ha sottolineato il padre della 19enne, Adolfo Lorenzi –. Per il funerale di Matilde non vogliamo nessun tipo di fiore. In queste ore stiamo cercando di organizzare una raccolta di fondi da destinare al miglioramento della sicurezza degli atleti che sciano. Ora vedremo come fare, magari collaborando anche con l’università, ma il nostro obiettivo è quello di tutelare i ragazzi che sciano e di tenere in vita il ricordo di Mati».
La sorella Lucrezia
Così la sorella Lucrezia: «È stata una sorella pazzesca. Me la ricorderò sempre col suo sorriso e con la sua determinazione. È il mio gigante buono: mi sosterrà e ci sosterrà in questo momento difficile. Voglio ricordarla felice e vincente sugli sci. Era il nostro amore lo sci alpino. Avevamo un forte legame: la sua anima è dentro la mia e saremo sempre insieme», ha detto Lucrezia Lorenzi. «Condividevamo tante cose ed eravamo molto legate. Ho un sacco di idee e di progetti in testa per ricordarla. Parlerò con chi di dovere e faremo di sicuro qualche cosa per sensibilizzare tutti sul tema della sicurezza».
Il cordoglio
Intanto dalla politica al mondo sportivo in molti si stringono attorno alla famiglia di Matilde Lorenzi, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che esprime «sincera commozione». Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si dice «molto rattristata dalla prematura scomparsa della promessa dello sci azzurro». Un dolore di tutta una Nazione.
«Sarai per sempre sulle montagne del paradiso insieme alla mia Elly», ha scritto invece Nadia Fanchini ricordando così anche la sorella Elena.
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