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A21 riaperta 10 ore dopo il maxi tamponamento: morti due coniugi di Pontevico

La Redazione Web
Alcuni veicoli coinvolti nel maxi tamponamento in A21 - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
Alcuni veicoli coinvolti nel maxi tamponamento in A21 - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono volute più di dieci ore per poter riaprire l’A21 nel tratto dove stamattina è avvenuto un maxi tamponamento a catena che ha coinvolto 64 persone. Il bilancio dell’incidente successo pochi minuti prima delle 9 nel tratto autostradale tra Pontevico e Manerbio è di due morti e 48 persone ferite, che sono poi state trasportate negli ospedali di Brescia, Chiari, Montichiari, Manerbio e Cremona (18 in codice giallo, 30 in codice verde).

A perdere la vita sono stati Pietro Pelucchi e Antonella Mombelli, marito e moglie di Pontevico, rispettivamente del 1948 e del 1955.

Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale di Cremona, inizialmente si sono scontrate due bisarche, poi un furgone a sua volta è stato travolto da un camion ed è finito catapultato sopra il piano superiore di carico delle auto. Da qui si è originata la serie di tamponamenti: tra i veicoli rimasti schiacciati dalle lamiere c’era anche l’auto dei coniugi di Pontevico.

L’autostrada è rimasta chiusa tutto il giorno ed è stata riaperta verso le 19 in direzione Cremona, venti minuti dopo anche verso Brescia. Per ore è andato avanti il lavoro dei mezzi di soccorso lungo la A21: gru con enormi portate e svariati carri attrezzi sono state chiamati a rimuovere i rottami dei veicoli e a dipanare il groviglio dei mezzi danneggiati. Lungo le corsie parzialmente liberate sono stati infine fatti defluire i mezzi che sono rimasti bloccati dal mattino in lunghissime code.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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