CronacaBassa

A San Paolo si protesta per la maxi-antenna 5G

Francesco Venturini
A Scarpizzolo i residenti hanno tentato di bloccare l’installazione. Il sindaco: «Situazione monitorata»
Il traliccio posizionato in un'area privata a Scarpizzolo di San Paolo - © www.giornaledibrescia.it
Il traliccio posizionato in un'area privata a Scarpizzolo di San Paolo - © www.giornaledibrescia.it
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Gli abitanti di Scarpizzolo, frazione di San Paolo, stanno attraversando giorni di forte tensione in seguito all’installazione di una nuova antenna 5G, avvenuta venerdì 9 agosto, in un’area privata adiacente al centro abitato.

L’arrivo in paese di un mezzo pesante che trasportava un traliccio di 35 metri ha scatenato la protesta dei residenti che, scesi in strada, hanno tentato di bloccarne il passaggio e di impedire l’inizio dei lavori.

Le preoccupazioni

La questione 5G aveva già suscitato una grande preoccupazione tra la popolazione, tanto che - solo pochi giorni prima - era stato al centro di un incontro tra i cittadini e l’Amministrazione comunale. Grazie al lavoro della Polizia municipale la situazione si è via via tranquillizzata ed il cantiere è proseguito, alimentando però ulteriori malumori tra i residenti.

A tenere la barra ferma e a spiegare la genesi è il sindaco di San Paolo, Alberto Pedretti, che chiarisce: «Voglio innanzitutto rassicurare i cittadini: stiamo agendo per garantire la salute pubblica. La potenza dell’impianto sarà di circa 20 kw, ben al di sotto del limite massimo consentito dalla legge. Siamo attualmente in contatto con l’Arpa per monitorare la situazione».

L’area privata

«Nell’autunno del 2023», prosegue il sindaco, «la società incaricata dei lavori aveva rifiutato di prendere in considerazione i terreni da noi proposti e situati lontano dal centro abitato, per poi presentare un progetto di costruzione della torre su un portale nazionale. Purtroppo, l’ufficio tecnico non si è accorto in tempo di questa richiesta e, una volta che l’Arpa ha espresso parere favorevole, ci è stato impossibile opporci all’installazione della torre su un’area privata: sarebbe illegittimo fermare l’opera, perché considerata opera di urbanizzazione. Abbiamo tentato di mediare, chiedendo almeno di spostare l’installazione, ma la società ha nuovamente respinto la nostra richiesta».

L’opposizione

Un fronte, questo, su cui anche la lista San Paolo In-Patto, guidata dal capogruppo Alessandro Zanisi, chiede chiarezza: «Attaccare le persone è fin troppo facile – ha commentato Zanisi – e questo non è il nostro modo di fare opposizione. Non entro nei dettagli dell’installazione dell’antenna, poiché si tratta di un accordo tra una società ed un privato.

La nostra richiesta all’Amministrazione comunale è di poter visionare i documenti. Abbiamo ottenuto un incontro per il 22 agosto, durante il quale analizzeremo la questione. Inoltre, abbiamo chiesto al sindaco di inviare un appello urgente alla Regione Lombardia, come già fatto da altri Comuni. Quando avremo accesso agli atti e potremo esaminare le date e le modalità dell’iter, esprimeremo le nostre valutazioni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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