A Ono è stato inaugurato l’oratorio in memoria di Davide e Andrea

I due fratellini sono stati uccisi e bruciati dal padre nel luglio di 11 anni fa. La mamma, Erica Patti: «Mi piace pensare che se il nostro paese ha un oratorio sia anche un po’ merito loro
L'oratorio intitolato ad Andrea e Davide
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Impossibile non pensare ad Andrea e Davide, ai loro visi sorridenti rimasti immutati nel tempo, nonostante siano passati tredici anni da quello scoppio, dal dolore e dall’addio a due ragazzini di 13 e 9 anni, uccisi dal padre per vendicarsi della madre. Il tempo ha lenito solo in minima parte la ferita di Ono San Pietro, ma una mano d’unguento l’ha data anche il concretizzarsi di un sogno che, negli anni, è servita a dare sostegno alla famiglia Patti e alla comunità: l’inaugurazione dell’oratorio parrocchiale Andrea e Davide.

C’è stata anche la forza, in un ricordo così doloroso, per fare una festa, perché, come ha detto mamma Erica prima del taglio del nastro, «oggi Andrea e Davide non possono essere qui a festeggiare con noi, ma mi consola l'idea che sia un po' anche merito loro, è grazie a loro se oggi il nostro paese possiede un oratorio. Spero che i nostri bambini e ragazzi possano vivere questa opportunità, crescere e diventare uomini di valori. Vedo in questa struttura un inizio di un cammino che la nostra comunità insieme intraprende al fianco dei ragazzi, per dar loro la possibilità di crescere».

  • L'inaugurazione a Ono San Pietro dell'oratorio in ricordo di Davide e Andrea - © www.giornaledibrescia.it
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  • L'inaugurazione a Ono San Pietro dell'oratorio in ricordo di Davide e Andrea - © www.giornaledibrescia.it

Commovente è stato l’abbraccio tra Erica e il colonnello Salvatore Malvaso, oggi in forze a Bolzano, che undici anni fa ha seguito il caso, divenendo un vero punto di riferimento per i Patti. «Continuo a impegnarmi perché quanto successo non accada più – ha detto –: Erica, ho imparato tanto da te, sei una donna forte e apprezzo il tuo impegno, da lassù qualcuno ci sta guardando e spero ci aiuti nel nostro operato».

I lavori per l’oratorio, iniziati nel 2016, sono stati rallentati dalla burocrazia, per il fatto che la struttura è vincolata. In tutto sono costati 600mila euro, coperti da donazioni di cittadini e istituzioni, dal volontariato, da contributi e dalla parrocchia.

A tagliare il nastro è stata mamma Erica con Riccardo, fratellino di Andrea e Davide nato sei anni fa. Insieme a lei il parroco don Pierangelo Pedersoli, da poco arrivato in paese quando accadde la tragedia, e il sindaco Fiorenzo Formentelli. Tra il pubblico c’era anche Elena Broggi, ex primo cittadino, che si era fatta carico del dolore della comunità. «Non ho mai metabolizzato quella tragedia – ha sussurrato –, oggi è un traguardo e la testa mi dice che bisogna viverlo come una festa, ma il mio cuore soffre ancora».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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