A novembre al via i lavori per il nuovo ponte di Palazzolo
Partiranno a novembre i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sulla Sp573 a Palazzolo, che attraverserà il fiume Oglio poco più a valle di quello attuale, costruito negli anni '60 e da tempo sottoposto a continui controlli per diverse criticità. Manufatto che verrà completamente abbattuto, soltanto dopo l'entrata in funzione di quello nuovo, prevista per la primavera del 2027 (da cronoprogramma sono 30 mesi, di cui 3 e mezzo per le demolizioni).
I dettagli del progetto sono stati presentati oggi in Broletto alla presenza del presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini, del consigliere delegato ai Lavori Pubblici e alle Strade, Paolo Fontana, e del sindaco di Palazzolo, Gianmarco Cossandi. Tutti e tre hanno parlato di una proficua collaborazione tra i due Enti e hanno sottolineato l'importanza del nuovo manufatto visto che si tratta «della porta d'accesso alla nostra provincia, che collega Brescia e Bergamo. Unica alternativa all'autostrada A4».
Il costo
Un ponte su cui ogni giorno transitano circa 15mila veicoli, di cui 1.900 mezzi pesanti (ad oggi al di sotto delle 25 tonnellate, divieto dovuto proprio alle criticità strutturali). I lavori, già appaltati con apposita gara vinta da un Ati che vede capofila una ditta della Franciacorta, sono finanziati con fondi ministeriali, per un importo pari a 20.000.000 di euro, di cui 14.063.504,68 per lavori, inclusi 422.379,89 euro per oneri per la sicurezza e 5.936.495, 42 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione provinciale.
I dettagli del progetto sono stati forniti dall'architetto Pierpaola Archini, dirigente Settore strade della Provincia. Il nuovo viadotto, che avrà una lunghezza di 236 metri, lungo i quali saranno realizzati anche un marciapiede e una pista ciclabile, avrà un impalcato, inferiore a 2 metri, di calcestruzzo e acciaio.
La campata centrale e le due adiacenti saranno sostenute da un sistema di 40 stralli, 4 gruppi da 5 stralli su ogni lato, ancorati all’impalcato, in basso, e agganciati alle antenne del ponte, costituite da due rami porta stralli che dalle fondazioni raggiungono una quota di 20 metri. L’effetto scenico a ventaglio sarà valorizzato dall’applicazione di elementi luminosi a led sulle pile e sulla sommità delle antenne che avranno la duplice funzione estetica e di segnalazione del ponte di notte, anche per evitare collisione con l’avifauna locale. Sarà installato apposito impianto di illuminazione pubblica anche lungo il manufatto.
Viabilità
L’opera architettonica, che non poggerà più nell’alveo dell’Oglio, sarà inserita in un contesto naturalistico che ripristinerà i paesaggi della pianura lombarda con siepi, filari alberati e fasce arborate, con l’inserimento di specie autoctone, su un’area di 21.800 metri quadrati. L’intento è anche quello di tutelare le biodiversità e favorire la creazione di un habitat ideale per flora e fauna. Un aspetto questo voluto fortemente dall'Amministrazione comunale di Palazzolo, che ha anche ottenuto un'importante variazione per quanto riguarda via Bravadorga, che non si immetterà più direttamente sulla strada provinciale, bensì in via Palosco.
Una soluzione sicuramente migliorativa. Il vecchio manufatto continuerà a servire la viabilità nel corso dei lavori, seppur con qualche restrizione, necessaria per risolvere le interferenze per la realizzazione del nuovo ponte. In particolare, è prevista la parziale demolizione dal basso di una porzione laterale della travata di impalcato, con conseguente restringimento della carreggiata utile disponibile, anche se non dovrebbero esserci assolutamente problemi sulla viabilità.
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