A Montichiari hanno simulato un attacco terroristico: com’è andata

Nadia Lonati
A Reas, il Salone Internazionale dell’Emegenza, l’esercitazione interforze: si è simulato il sequestro di un autobus per mano di un individuo armato
Al Reas esercitazione antiterrorismo
AA

Due auto entrate in collisione, con una di esse rovesciata su un fianco, qualche metro più avanti un autobus con diversi passeggeri a bordo. Poi gli spari, lo scoppio, il fumo. Per un attacco terroristico fronteggiato con un intervento congiunto di forze dell’ordine, vigili del fuoco e soccorritori.

La simulazione

È questo lo scenario che ieri si è delineato a Montichiari, per la tradizionale esercitazione interforze di Reas, il Salone Internazionale dell’Emegenza, per la prima volta in assoluto riguardante la simulazione di un evento terroristico. Svoltasi negli spazi esterni del Centro Fiera essa ha coinvolto Carabinieri, con nove uomini e tre mezzi, due squadre di Vigili del Fuoco, con tre veicoli, e ancora quattro ambulanze, due auto mediche e altrettante motosoccorso. più un mezzo di evacuazione, per 20 soccorritori sul campo, tra medici, infermieri e psicologa.

Agendo su uno scenario atipico, la prova è stata portata a termine in trenta minuti, senza intoppo alcuno, ed ha portato all’evacuazione di 13 feriti tra gravi e non, compresi terrorista e passeggero del bus colpiti da arma da fuoco. Già, perché la dinamica inscenata  prevedeva il sequestro di un autobus con persone a bordo per mano di un individuo armato poi messosi alla guida, la perdita di controllo del mezzo da parte di questi con tanto di incidente provocato e due macchine coinvolte, e l’allarme lanciato da un passeggero.

  • Reas, la simulazione di un attacco terroristico
    Reas, la simulazione di un attacco terroristico - © www.giornaledibrescia.it
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    Reas, la simulazione di un attacco terroristico - © www.giornaledibrescia.it

L’intervento

Ad intervenire in prima istanza il reparto Api (aliquote di primo intervento) dei Carabinieri focalizzatosi su sequestratore, bus e messa in sicurezza dell’area. Quindi via alle operazioni di soccorso.

Tantissimi i curiosi assiepati alle transenne, che hanno seguito passo passo i vari momenti, guidati dalla voce di Fabio Arrighini, Coordinatore AAT 118 Brescia di Areu: dall’arrivo dei mezzi sanitari e dei vigili del fuoco, all’intervento sui veicoli incidentati, alla creazione delle aree di soccorso tanto per gli illesi, quanto per i pazienti più critici, passando per l’evacuazione, il supporto psicologico e l’assegnazione del codice di gravità ai soggetti offesi, mentre il sequestratore, in stato di fermo, veniva controllato dalle forze dell’ordine. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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