A Gardone Valtrompia 14 milioni di euro per una Casa di riposo a prova di terremoto
Raggiunto e oltrepassato il mezzo secolo, è tempo di cambiamenti radicali per la Rsa «Pietro Beretta» di Gardone Valtrompia. Parliamo di un restyling complessivo che ammonta a circa 14 milioni di euro, 12 dei quali per la sola riqualificazione sismica ed energetica della struttura avviata proprio in questi giorni.
Il cantiere dovrebbe durare all’incirca un anno. Un grosso investimento che, grazie alla cessione del credito, «sarà a costo zero per la fondazione, la quale ha avuto accesso al Superbonus statale dedicato alle Rsa tramite il general contractor Gencos», spiega il presidente di Gencos Alberto Bartoli. Un discorso economico a parte va fatto per la parte interna della Rsa: al momento è in corso la sistemazione delle camere e dei bagni del primo piano e in futuro lo stesso toccherà al secondo e al terzo. Per ciascun piano la spesa stimata si aggira attorno ai 700mila euro, portando il totale a oltre due milioni.
Il da farsi
Soldi, questi, che la fondazione metterà di tasca propria. «Essendo una spesa non indifferente procederemo per gradi - spiega il presidente del cda della fondazione della casa di cura, Fausto Gamba -. Sul primo piano abbiamo i fondi per intervenire, gli altri vedremo di recuperarli man mano: superati i problemi dati dalla pandemia siamo tornati ad avere un bilancio che ci consente di fare progetti per il futuro e, inoltre, possiamo contare sulla generosità dei donatori».
Questa operazione trasformerà le camere che disponevano di 3 e 4 posti in stanze per soli 2 ospiti, consentendo alla struttura di mettersi in regola per quanto riguarda gli accreditamenti da parte di Ats. Attualmente i posti complessivi in Rsa sono 106, di cui 90 accreditati, che beneficiano perciò di un contributo regionale, e 16 autorizzati (privati occupati da chi paga la retta per intero senza avvalersi del contributo della Regione).
È un work in progress, quello in corso sulla struttura di via Parini, «che cambierà radicalmente il volto della Rsa costruita nel 1972», assicura Gamba. Un cambio che non sarà solo estetico, poiché «con i vari interventi di riqualificazione energetica la struttura farà un salto catastale non indifferente - spiega il geometra Vincenzo Forleo -: una volta terminati i lavori l’edificio andrà in classe A2, permettendo risparmi dal 40 al 50% sul costo dell’energia, che negli ultimi anni ha messo a dura prova il bilancio di più di una fondazione». Per ultimo gli spazi antistanti la Rsa saranno completati con un giardino a disposizione degli ospiti.
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