A Desenzano l’ospedale di comunità «Genesaret» è a pieno regime
L’ospedale di comunità Genesaret è stato inaugurato alla fine di luglio, il 2 agosto ha accolto il primo paziente e, ieri, 19 dei venti posti erano occupati. Il periodo di rodaggio dopo due mesi di attività può dirsi praticamente concluso e le attività sono ora a pieno regime.
Ne dà conto la dottoressa Paola Giansiracusa, direttrice sanitaria dell’ospedale di comunità sorto al Laudato si’ di Rivoltella a completamento della «cittadella della salute» che lì negli anni è nata: «Il territorio ha iniziato a familiarizzare con questa realtà. Ad oggi, i nostri venti posti sono quasi sempre occupati, un segnale che l’ospedale risponde a una necessità concreta».
Ponte
L’ospedale di comunità, spiega la direttrice Paola Giansiracusa, «agisce come ponte tra l’ospedale per acuti e il domicilio o altre strutture, accogliendo pazienti già diagnosticati e in terapia, ma che non possono essere seguiti a casa. Offre assistenza infermieristica h24 e medici presenti per cinque ore al giorno, reperibili il resto del tempo, garantendo così un ambiente protetto per terapie e monitoraggio. Questa struttura contribuisce a decongestionare reparti come medicina, geriatria e ortopedia, assicurando cure adeguate fino alla completa guarigione».
Sollievo e benessere
Le reazioni degli utenti? In molti casi, si sentono sollevati: «Molti non si sentivano pronti per tornare a casa, e sapere di poter contare su una struttura che li accompagna fino al recupero ha rappresentato per loro un sollievo».
Un altro punto di forza è l’attenzione al benessere: «La nostra struttura offre un alto livello di comfort alberghiero e abbiamo anche previsto orari di visita più flessibili per i familiari, affinché il paziente si senta gradualmente riportato alla normalità».
Genesaret rappresenta un tassello di una visione più ampia, «un modello di cura territoriale innovativo, che completa una rete di assistenza fatta di medici di base, poliambulatori e cure domiciliari. Una vera e propria cittadella della salute al servizio del paziente». In perfetta linea con la visione di Laudato si’, ossia l’accoglienza e la cura della persona a 360 gradi.
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