A che punto siamo con i progetti per il Castello di Brescia
Siamo a una svolta per quanto riguarda la realizzazione dell’ascensore per il Castello di Brescia. L’assessore comunale con delega ai Lavori pubblici, Valter Muchetti, ne ha dato l’annuncio in occasione di un incontro con i promotori del comitato Amici del Cidneo.
L'ascensore
Le autorizzazioni, anche dalla Sovrintendenza, sono arrivate. «Sono in corso - dichiara l’assessore - le verifiche, in modo che prima della pausa estiva o subito dopo potremo approvare il progetto per poi aprire il bando di gara entro la fine dell’anno. Arriveremo quindi a giugno per l’assegnazione del vincitore e per i relativi contratti, con l’obiettivo di inizio lavori entro il termine del 2025 e la prospettiva di completarli per fine 2026».
Si tratta, specifica Muchetti, di un «progetto integrato», nel senso che chi si aggiudicherà l’appalto di gara dovrà farsi carico anche della parte esecutiva. La macchina, dunque, si è messa in moto, tenendo conto che l’impianto di risalita per il Cidneo rappresenta il tassello importante di un più ampio piano di riqualificazione, volto a «valorizzare in modo efficace questo angolo di città, che è una delle nostre pietre più preziose e che negli anni passati non lo è stato adeguatamente».
Palazzina del Governatore
Il progetto di recupero e valorizzazione dell’area del Castello comprende altri step, a cominciare dalla palazzina del Governatore, per la quale il primo bando di gara è andato deserto. Nel frattempo, spiega l’assessore ai Lavori pubblici, sono stati messi a bilancio 400.000 euro per lavori di finitura e restauro: «Andremo a sistemare le coperture e, se avanza qualcosa, procederemo anche al restauro parziale della adiacente ex Chiesa di S. Stefano. Una parte è già stata fatta e, con la sistemazione dei tetti dell’androne sopra l’Infopoint, eventuali operatori che dovessero accedere al bando di Brescia Musei non dovranno far fronte a questo importo».
C’è poi il piano superiore ai vani del Museo del Risorgimento, dove pure a breve (una volta chiusa, lo sarà il 1° dicembre 2024, la mostra intitolata a Giuseppe Bergomi), sempre di concerto con Brescia Musei, «interverremmo con gli impianti di riscaldamento e di raffrescamento», posto che la destinazione definitiva (escluso l’approccio museale) sarà quella di uno spazio polifunzionale.
Palazzina degli Ufficiali
Per quanto concerne la palazzina degli Ufficiali, dopo il recupero del piano terra (e la realizzazione di un gruppo di servizi igienici a disposizione di utenti e visitatori del Castello), già ad ottobre saranno avviati i cantieri per la seconda fase della progettazione esecutiva, con la sistemazione del primo piano e del tetto dell’edificio. Sulla destinazione d’uso, l’assessore non si sbilancia, in quanto «ci sono alcune idee sul piatto, ancora da valutare»: tra queste, la possibilità di ricavare camere e strutture per l’hospitality.
A breve (presumibilmente a ottobre) verranno inoltre inaugurate segnaletica e cartellonistica lungo la strada del Soccorso, il suggestivo percorso tagliato nella roccia (210 metri di lunghezza, di cui 57 sotterranei, e 50 metri di dislivello), conformemente al progetto Luoghi del cuore del Fai.
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