A Cerveno cresce l’attesa per la Santa Crus tra addobbi e sorprese
Mancano meno di venti giorni al «miracolo» della Santa Crus, nell’edizione diurna del 26 maggio alle 14.30 e notturna del 2 giugno alle tre. Cerveno è «blindata» per la posa degli allestimenti, le prove, la messa a punto di tutti i dettagli.
Per questo il Comune ha emesso un’ordinanza che vieta il transito ai veicoli «troppo alti» in centro storico sino al 9 giugno, per la presenza degli archi e delle strutture temporanee di sostegno agli elementi decorativi.
In questi giorni sono state avviate le operazioni taglio dei rami di abete (chiamate in dialetto «dase»), da utilizzare come base per abbellire ogni angolo di Cerveno e sui quali saranno poi installati i fiori di carta crespa. Addobbi che, nei mesi scorsi, sono stati realizzati a migliaia dalle donne del paese. Tutti gli abitanti hanno un ruolo e impegnano il loro tempo libero nelle attività di allestimento o nell’interpretazione dei personaggi. Sono già andate in scena le prime prove, sia in paese sia sulla collina della crocifissione.
L’emozione è palpabile: si tratta di un coinvolgimento corale anche della Valcamonica, ad esempio per i cori che accompagneranno l’evoluzione scenica: il Gruppo Armonie, il coro Made in a smile, L’Erica e il Voci dalla rocca. Il regista, come dodici anni fa, è Giacomo Andrico, affiancato dall’aiuto Federico Troletti; le voci narranti sono di Luciano Bertoli, Anna Scola e Mauro Avogadro, con la costumista Rossella Zucchi.
La sera che precede la prima, sabato 25 maggio, è prevista l’inaugurazione della Santa Crus con gli alunni della primaria che presenteranno «Aspettando la Santa Crus», a seguire il concerto di musica rinascimentale Lux aeterna e alle 21 il ballo liscio. Dopo una serie di iniziative nella settimana, si arriva al primo giugno, quando in Casa museo alle 15 è previsto il convegno Santa Crus, con gli interventi «La passione secondo Cerveno: visione, somiglianza, memoria» di Francesco Faeta, antropologo della Sapienza di Roma, e «Passione dell’uomo, passione di Dio» di don Raffaele Maiolini, vicario episcopale.
Il 2 giugno, dopo la rappresentazione vivente della passione di Cristo delle tre, alle 6 ci sarà una Messa.
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