A Brescia un nuovo protocollo per il benessere psicologico

Paola Gregorio
Sono state individuate due fasce d’età su cui concentrarsi: i fragili e gli anziani
Disagio giovanile
Disagio giovanile
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La Loggia ha siglato un protocollo di intesa con l’Ordine degli psicologi della Lombardia – illustrato in commissione congiunta Servizi alla persona e istruzione – per mettere in campo iniziative per il benessere psicologico delle cittadine e dei cittadini bresciani.

Sono state individuate in primis due fasce d’età su cui concentrarsi, i giovani e gli anziani. Nei ragazzi e negli adolescenti il tema della salute mentale è purtroppo sempre più emergente. «L’essere giovani è una transizione a velocità altissima che ha delle fragilità e in una città che invecchia è giusto che la presa in carico della solitudine degli anziani sia centrale. Questo protocollo consentirà di monitorare i servizi esistenti e attivarne di nuovi», ha spiegato l’assessora alle Politiche giovanili Anna Frattini.

Oltre al protocollo, la Loggia ha già attivato inoltre lo Sportello genitorialità e lo spazio integrato di sostegno psicopedagogico – cui sono destinati 440 mila euro in due anni – che si rivolge ai genitori dei bimbi della fascia 0-5 anni, studenti e studentesse degli istituti comprensivi, ovvero elementari e medie, adolescenti e giovani ed educatori delle scuole.

Il servizio si svolge in diverse sedi: per i genitori della fascia 0-5 anni nelle scuole per elementari e medie, al Moca per la fascia 15-23 anni. «È uno sportello che non ha l’ambizione di prendere in carico i casi e obiettivi diagnostici e terapeutici o assistenziali – ha precisato Frattini –. È un intervento breve e focalizzato su specifiche difficoltà. Quando è necessario, orienta ad altri servizi di natura specialistica». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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