A Brescia «salvati» 11 milioni di metri cubi d’acqua in sei anni

La Redazione Web
Il merito è della riduzione delle perdite operata da A2A, ma soprattutto di quella dei consumi
Ciclo idrico, una perdita (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Ciclo idrico, una perdita (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Le perdite della rete idrica a Brescia sono in costante diminuzione. Su questo fronte, A2A Ciclo Idrico ha attivato da alcuni anni due progetti per individuare in modo celere e puntuale eventuali dispersioni: la «distrettualizzazione» della rete e il progetto Aquarius.

La «distrettualizzazione»

L'acquedotto di Brescia si articola in una rete di ben 639 chilometri: un sistema che sarà suddiviso in 34 distretti, in modo da facilitare l'individuazione delle perdite e ridurre la pressione dell'acqua immessa in rete. Quindici sono già stati realizzati, quattro verranno ultimati entro la fine del 2024, mentre gli altri verranno completati tra il 2025 e il 2026.

Il progetto Aquarius

Il secondo progetto attivato da A2A consiste nel monitoraggio continuo delle condizioni della rete tramite l’installazione di sensori in grado di rilevare il rumore determinato da eventuali fuoriuscite di acqua: quando ciò accade, i sensori trasmettono il dato a una piattaforma di elaborazione dati che, intrecciando tutte le informazioni, riesce a localizzare il punto in cui la tubazione è rotta o deteriorata.

I dati

Distretti e sensori hanno consentito di ridurre di quattro punti percentuali le perdite rispetto all’acqua immessa, passando dal 31,9% del 2017 al 27,9% del 2023. In numeri assoluti, la riduzione delle perdite di rete ha «salvato» 3,5 milioni di metri cubi d'acqua, ai quali si affiancano i 7,5 milioni in meno legati alla riduzione dei consumi. In totale, dunque, sono 11 i milioni di metri cubi d'acqua salvaguardati dal 2017 a oggi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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