CronacaBassa

Polemiche sul 25 Aprile a Montichiari, Togni: «Si vuole gettare fango»

Giulia Bonardi
Il sindaco replica al post del Pd di Montichiari, che aveva segnalato l’assenza della parola «Resistenza» e dell’Anpi dalle locandine: «Il 25 Aprile non c’entra nulla, il loro obiettivo è screditare e avere visibilità»
Marco Togni, sindaco di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
Marco Togni, sindaco di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
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«Il 25 Aprile in realtà non c’entra nulla, l’obiettivo è solo gettare fango per screditare e avere visibilità»: questo il commento del sindaco Marco Togni alle parole divulgate sui social dal Pd di Montichiari che, in un post, sabato, aveva segnalato l’assenza della parola «Resistenza» e dell’Anpi dalle locandine relative agli eventi comunali del 25 aprile. Il sindaco quindi la considera una polemica strumentale, anzi «una trappolina per fare i dispettucci», citando il post che ha pubblicato oggi sulla sua pagina ufficiale di Facebook.

Il post

Il primo cittadino sostiene che, sulle locandine, l’aver «chiamato» il «Monumento alla Costituzione e alla Resistenza» semplicemente «Monumento alla Costituzione» non è stata una «dimenticanza accidentale o voluta, ma semplice necessità grafica»: «Nei miei interventi la Resistenza l’ho sempre citata e ricordata. Solo che loro spesso il 25 Aprile manco ci sono, e quindi nemmeno sanno cosa viene detto». Circa l’assenza di quest’anno dell’Anpi di Montichiari alla mattinata comunale di commemorazione, Togni fa alcune premesse: «Tutti gli anni l’organizzazione della cerimonia è stata condivisa con l’Anpi – scrive il sindaco –. Questo nonostante i continui attacchi da parte di alcuni loro esponenti (fortunatamente solo alcuni, pochi) nei miei confronti e della nostra amministrazione».

Si sarebbe creato in alcune occasioni un clima teso, un brutto esempio per i ragazzi delle scuole, sostiene Togni: «Lo scorso anno durante gli interventi in Consiglio comunale c’è stato chi si è messo a bisticciare; avevo quindi deciso che in futuro sarebbero intervenuti i ragazzi delle scuole e io in veste di sindaco, evitando nuovamente così di rovinare la cerimonia», prosegue il sindaco, non mancando di citare anche gli screzi più recenti con la presidente dell’Anpi Montichiari e una «chiusura» comunque rivolta «solo ed unicamente alla persona della presidente e non all’associazione Anpi dove ci sono tante persone di buon senso, ragionevoli e non invasate».

L’assenza dell’Anpi

Togni entra poi nel merito dell’assenza dell’Anpi: «Quest’anno a differenza degli altri anni, l’Anpi non si è fatta sentire per organizzare insieme la commemorazione. Anzi, il 20 marzo, vengo a sapere da una persona che è stata invitata a una manifestazione che l’Anpi autonomamente ha organizzato nel pomeriggio del 25 Aprile. Né io, né il resto dell’amministrazione abbiamo mai ricevuto l’invito di partecipazione. Sappiamo invece che altre istituzioni sono state invitate. È quindi palese che l’Anpi quest’anno abbia voluto fare la sua manifestazione separata. Nessun problema, anzi, ben venga un programma in massima libertà dove potranno fare tutte le orazioni, letture, canti e “pastasciutte” antifasciste che vogliono. Nessuno lo vieta, non siamo sotto dittatura comunista. Solo la scorsa settimana ci siamo quindi mossi per organizzare la cerimonia sentendo le scuole, e giovedì ho personalmente realizzato la locandina (come tutti gli anni) del 25 Aprile che è stata postata».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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