CronacaGarda

A Bedizzole arriva la tassa di soggiorno, ma c’è qualche polemica

L’imposta che dovrebbe generare 10mila euro l’anno ha suscitato dubbi, ma il Comune va avanti
Il municipio di Bedizzole - © www.giornaledibrescia.it
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Anche se per alcune voci della minoranza «il turismo a Bedizzole è un servizio che non esiste», dal 1° febbraio arriva la tassa di soggiorno. Con questa misura, il Comune si allinea al decreto legislativo 23 del 2011, introducendo un’imposta per finanziare interventi turistico-culturali. Si stima che il provvedimento generi circa 10mila euro annui, che saranno reinvestiti per migliorare l’attrattività del territorio e i servizi per i visitatori.

I numeri

La tassa sarà applicata per persona e per notte, con tariffe che varieranno in base alla tipologia della struttura ricettiva. Per gli hotel a cinque stelle è prevista una tariffa di 2 euro a notte; di 1,5 euro per i quattro stelle e 1 euro per gli alberghi di tutte le categorie inferiori. Per bed & breakfast, agriturismi e affitti brevi la tariffa sarà di 1 euro. Sono previste esenzioni per minori di 14 anni, persone con disabilità e i loro accompagnatori, guide turistiche e autisti di pullman.

Intento

L’assessora al bilancio, Beatrice Pozzani, ha spiegato che la tassa punta a valorizzare il territorio. «Pur non essendo un Comune a vocazione turistica, Bedizzole ha molto da offrire grazie alla sua posizione strategica, al fiume Chiese e alla vicinanza al lago di Garda. Le risorse raccolte saranno destinate alla tutela ambientale, alla manutenzione di parchi e aree verdi, e a eventi culturali e promozionali», ha dichiarato.

La scelta non è però stata esente da polemiche. Daniela Armanini, all’opposizione nel gruppo indipendente, si è detta critica riguardo all’efficacia della misura. «A Bedizzole il turismo è un servizio che non esiste. Introdurre questa tassa significa gravare inutilmente sulle poche attività ricettive presenti, senza un reale ritorno per il territorio. Si rischia di creare un ulteriore ostacolo per un settore che già fatica a decollare», ha commentato Armanini, sottolineando come il gettito stimato di 10mila euro sia insufficiente per portare cambiamenti significativi.

Anche Andrea Stretti, del Centro Destra Unito, ha espresso perplessità, chiedendo se l’introduzione della misura fosse stata preceduta da un confronto con il comparto turistico locale. L’assessora Pozzani ha risposto che «il regolamento è stato sottoposto alle associazioni di categoria, alle quali sono associati i gestori, e i dettami della normativa sono stati rispettati».

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