Estro e fantasia per la categoria Ispirazioni d’autore
Ispirazioni d’autore. È questa la categoria novità della nuova edizione di Chef per una notte. Un insieme di piatti che raccoglie tutte le preparazioni che si ispirano alle ricette dei grandi chef o ai classici della nostra tradizione. Seguendo l’indicazione, così come riporata dal regolamento, si potrà inserire in questa categoria la preparazione che interpreta, in modo personale, le ricette più conosciute: dalla carbonara alla Amatriciana, per esempio.
Davvero un’occasione, per tutti gli iscritti alla nostra iniziativa, di proporre alla nostra giuria di esperti, piatti conosciuti, ma rivisti e corretti dal proprio gusto e sensibilità.
La storia della cucina italiana è ricchissima di piatti che hanno attraversato le generazioni, mantenendo inalterate la scelta delle materie prime e delle preparazioni. Tuttavia non può non sfuggire come, proprio nel tramandarsi i sapori, si sia assisitito ad una vera e propria corrente che, partendo dal noto, ha saputo riconfigurare i sapori, le preparazioni, gli effetti estetici, restituendo nel piatto una pietanza nuova.
Proprio per dare risalto a questa dinamica - entrare in una ricetta per destrutturarla e riassemblarla - si è pensato di mettere a disposizione questa categoria per coloro che vogliono misurarsi in estro e creatività.
Accanto a questa, come sempre, ci si può confrontare con le altre categorie - Stuzzichini finger food, Antipasti, Primi, Secondi, Piatti vegetariani e Dessert - fino a febbraio 2019. Il portale del gusto (www.gusto.giornaledibrescia.it) aspetta le ricette degli appassionati fino al 5 febbraio.
Ricordiamo, infine che martedì 20 novembre alle 20 è in calendario la prima delle Lezioni di Chef in Cast Aliment con chef Piercarlo Zanotti. Sono a disposizione ancora pochi posti. Per accedere al momento formativo è sufficiente essere iscritti a Chef per una notte con almeno una ricetta. Il termine ultimo per far pervenire la propria richiesta di iscrizione è lunedì 19 novembre.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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