Chef per una notte, i commenti della giuria sulla cena finale

Severi ma giusti. E soprattutto generosi. Gli chef della nostra giuria non si sono risparmiati in commenti, suggerimenti e critiche costruttive di fronte al menù proposto e servito dagli studenti.

«Ho visto i ragazzi veramente carichi – commenta il padrone di casa Beppe Maffioli –, con l’entusiasmo di mettersi in gioco. È bello che anche i colleghi abbiano riconfermato la loro presenza, sicuramente è uno stimolo importante per questi studenti. Speriamo che tra loro ci siano i grandi professionisti del futuro».

La giuria

Mai come quest’anno il tavolo dei giurati è stato affollato. A presiederlo è Stefano Cerveni, del ristorante stellato Due Colombe di Cortefranca. «Non ho potuto essere in aula magna – ricorda –, ma seguo sempre questa iniziativa con grande passione e affetto. I giovani vanno incoraggiati, motivati e indirizzati verso la giusta strada di qualità ed equilibrio».

Dello stesso avviso è anche il Maestro Iginio Massari, presidente onorario della giuria, al tavolo con i figli Debora e Nicola. «È importante che i giovani conoscano le basi – chiarisce –. Uno chef che fa solo cucina e non è capace a fare pasticceria zoppica. Io dico sempre che con le cose buone si possono fare le porcherie, ma con le porcherie le cose buone non le farai mai».

La chef Arianna Gatti e la pastry chef Debora Massari - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

Per la prima volta in giuria ci sono anche gli chef Arianna Gatti, Andrea Leali e Diego Papa, insieme al fratello maître Giambattista. «Spero che non sia l’ultima – chiosa la chef del ristorante Forme di Brescia –, perché mi sono divertita tantissimo. È stato bello vedere questi giovani così appassionati. Sono stati bravissimi».

«Un’esperienza gratificante e un flash back – commenta invece lo chef di Casa Leali a Puegnago –. Ho potuto restituire agli studenti quello che ho ricevuto io a scuola».

«Lavorare con i ragazzi è stata una cosa positiva – conclude lo chef del Gaudio di Barbariga –. Le scuole alberghiere sono il vivaio della ristorazione, ma noi abbiamo il compito di far sì che si appassionino sempre di più a questo lavoro».

Da sinistra: Cristian Cantalupi, Nicola Massari, Fabio Mazzolini - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

A completare la formazione di giurati, chef Fabio Mazzolini, dell’Osteria Dalie e Fagioli di Manerba e del ristorante Quintessenza di Moniga, Cristian Cantaluppi e Vittorio Santoro, rispettivamente ceo e presidente di Cast Alimenti, Alvise Mori, amministratore delegato di Mori 2A, e il giornalista Gianfranco Bertoli.