Centrale del Latte vede green e spinge il riuso a tavola
L’approccio green della Centrale del Latte, dalle fonti di energia, rinnovabili, alla bottiglia di plastica, riciclabile, è «servito» anche nei piatti di Chef per una notte, l'iniziativa del Giornale di Brescia che invita gli appassionati cucina e gli aspiranti chef a mettersi in gioco.
Dopo la «trasgressione» del mascarpone, quest’anno la sfida lanciata da Andrea Bartolozzi e dal suo staff sono infatti le ricette di recupero. «Siamo partner di Chef da diverse edizioni - chiarisce il direttore generale della Centrale -. La scelta di creare quest’anno la categoria «Eco Chef - il piatto del riciclo» nasce da quanto abbiamo vissuto negli ultimi mesi, che ci ha fatto ancora di più comprendere l’importanza del rispetto per l’ambiente che ci circonda».
Del resto è già da parecchio tempo che l’azienda bresciana punta sulla sostenibilità. «Da più di dieci anni Centrale utilizza energie rinnovabili al cento per cento - afferma Bartolozzi -, evitando così l’emissione di 2.500 tonnellate di CO2 all’anno. Altro settore nel quale siamo già impegnati è l'attenzione alla corretta gestione delle stalle, avendo esteso a tutti i conferenti diretti della Centrale la certificazione di benessere animale». «Quello che ci mancava - prosegue il direttore - era qualcosa che riguardasse più da vicino il consumatore. Per questo abbiamo indirizzato i nostri sforzi più recenti nell’impiego di bottiglie con il 50% di plastica riciclata per confezionare il nostro latte. Una percentuale di Pet che al momento è la massima consentita, ed è comunque il doppio del 25% imposto dall’Unione Europea».
Ma la sfida della Centrale del Latte non si esaurisce qui. «Ci siamo iscritti al Coripet - annuncia Bartolozzi -, un consorzio riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e nato con l’obiettivo ambizioso di raccogliere e riciclare le bottiglie in Pet immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate, per mezzo di eco compattatori da collocare fuori dai supermercati». È sulla scia di questa sensibilità al riciclo che nasce la nuova categoria di Chef per una notte. Ricette che non sprechino nulla, e che anzi utilizzino gli avanzi come risorsa. Ma attenzione, la ricerca del gusto deve sempre essere imprescindibile. Perché, del resto, anche questo è un caposaldo della filosofia di Centrale del Latte. Soprattutto del suo mascarpone. «L’anno scorso è stata l'edizione più divertente» confida Bartolozzi. Protagonista della lezione di Chef, lo ricordiamo, era proprio il noto formaggio cremoso. «Nessun medico ci dirà mai di mangiarlo - ammette il direttore -. Se lo scegliamo, è per concederci una coccola, una trasgressione. Ecco, io credo che allora il mascarpone debba essere il più buono possibile, perché deve valere la pena trasgredire. Gli altri formaggi in commercio hanno solitamente il 40% di panna. Il nostro raggiunge il 48%, ed è una vera goduria».
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