Anche gli studenti del Cfp Zanardelli nella cucina di Chef per una notte
Un ambiente protetto, un’opportunità reale. Professionale ma anche emotiva. Chef per una Notte in versione «back to school» piace anche al Cfp Zanardelli, la quinta scuola che ha aderito alla nostra iniziativa, quest’anno dedicata agli istituti alberghieri di Brescia e provincia.
«È un’iniziativa che ha un grande appeal sugli studenti - commenta il dirigente scolastico Marco Pardo -, è conosciuta e famosa, e ha suscitato subito grande interesse, voglia di mettersi in gioco ed entusiasmo». «Su un piano più didattico - prosegue Pardo - per i ragazzi c’è la possibilità di confrontarsi su tematiche che saranno il loro futuro in un ambiente di assoluto livello, con competenze altissime, e questo tipo di approccio ci è piaciuto. È un’opportunità non solo emotiva, ma anche tecnico-professionale per gli studenti. Ci aspettiamo che sia una bella esperienza».
Del resto, gli studenti dell’alberghiero di Clusane e di Ponte di Legno non sono nuovi alle attività didattiche calate nella vita «vera».
La proposta
«Cerchiamo sempre di stimolare i ragazzi - chiarisce il dirigente -. Solo per citare alcuni esempi, da sei anni collaboriamo con il basket Brescia: ogni 15 giorni gestiamo l’area hospitality del palazzetto e ci occupiamo della squadra quando viene in ritiro a Ponte di Legno. I ragazzi lavorano sempre in un ambiente protetto, ma in situazioni reali. E ancora, creiamo academy, facciamo formazione sul gelato con Cattabriga e Angelo Po, sui forni, e con Pintinox su posate e pentole. I ragazzi così possono sperimentare sempre cose all’avanguardia. È una continua sollecitazione e calza a pennello con la nostra filosofia di base».
A Chef per una Notte il Cfp Zanardelli invierà un gruppetto di studenti scelti tra più classi, in modo trasversale. Saranno loro, il mese prossimo, a partecipare alla lezione di Chef in Cast Alimenti, trasmessa poi in prima serata su Teletutto, confrontandosi con uno degli chef della nostra giuria tecnica. Ma soprattutto saranno loro a elaborare il menù per partecipare alla serata finale in programma in primavera, e cucinare una cena di gala al ristorante Carlo Magno di Collebeato, regno indiscusso dello chef Beppe Maffioli.
«Il nostro istituto alberghiero contra circa trecento studenti nella ristorazione tra le due sedi - spiega Pardo -. Sceglieremo i più meritevoli ed entusiasti. Non essendo un’attività obbligatoria, è giusto che partecipi chi più si è impegnato».
Tra cucina, sala e pasticceria, nelle sedi di Clusane e Ponte di Legno, gli studenti dell’alberghiero Zanardelli sono circa 2.800. «Dallo scorso anno c’è stata un po’ di contrazione nelle iscrizioni - commenta Pardo -, soprattutto nel settore della sala, che forse è meno attraente per i giovani. In realtà le opportunità sono tantissime, anche all’estero. Lo vediamo anche grazie ai tirocini internazionali che proponiamo ai nostri studenti».
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