Zone: il ritorno dell'antenato dei dinosauri

Mancava da un bel pezzo, più o meno 220 milioni di anni. Aveva lasciato delle tracce, alcune orme sulla roccia. Giovedì mattina è tornato, non in carne ed ossa, ma sotto forma di un modello in vetroresina e polistirolo. E per l'occasione a Zone è stata festa grande.
Stiamo parlando del Brachychirotherium. Meglio chiamarlo arcosauro, denominazione che richiama efficacemente il suo più famoso discendente, il dinosauro. Quella bestiolina lunga circa due metri, bella coda compresa, insieme ad alcuni suoi simili scorrazzava quassù, a 800 metri di quota in Val Valurbes, nel Triassico.
Il panorama era certo diverso da quello odierno, varie ere geologiche si sono succedute con conseguenti, radicali modifiche dell'ambiente. Ma qualcosa è rimasto, una settantina di orme su una roccia di Arenaria della Valsabbia, lungo la Via Valeriana, ad una cinquantina di metri dalla chiesa della Madonna del Disgiolo. Là dove la comunità di Zone si è data appuntamento per accogliere il nuovo-vecchio abitante della zona.
L'arcosauro, o meglio il suo modello realizzato in un anno di lavoro da Simone Maganuco e Davide Bonadonna, era coperto sotto alcuni teli. È toccato ai bambini scoprirlo e suscitare l'applauso dei presenti. È stato poi il momento dei brevi discorsi ufficiali.
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