Zona Stazione, niente alcolici da asporto già dalle 14.30
Dal prossimo lunedì, vale a dire il 26 novembre e fino al 26 febbraio 2019, nelle zone limitrofe alla stazione ferroviaria di Brescia, si potranno acquistare bevande alcoliche da asporto solo la mattina. Lo prevede l'inasprimento della misura introdotta già a suo tempo dalla Loggia (che blindava la vendita degli articoli in questione a partire dalle 18), con cui ora il divieto di vendita di alcol che non venga consumato all'interno di un locale viene anticipata alle 14.30 per restare vigente sino alle 6 del giorno successivo.
Il provvedimento varato dalla Loggia è chiaro: in quella fascia oraria nessuna possibilità di vendere alcolici per asporto di ogni gradazione in qualsiasi contenitore e di bevande analcoliche in contenitori di vetro da parte di esercizi commerciali, circoli privati, laboratori artigianali, esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e distributori automatici.
In altre parole, i divieti previsti dall’ordinanza emessa dal sindaco entreranno in vigore alle 14.30, in anticipo rispetto a quanto previsto precedentemente.
La zona interessata. Il provvedimento riguarderà il tratto di via Fratelli Ugoni compreso tra via Cassala e piazzale Repubblica, via Folonari, piazzale Repubblica, via Corsica (nel tratto compreso tra piazzale Repubblica e via Sostegno), viale Stazione, vicolo Stazione, via Togni (nel tratto compreso tra viale Stazione e via Folonari), via XX Settembre (nella parte compresa tra Piazzale Repubblica e via Saffi), via Foppa, via Romanino, via Solferino (nel tratto tra viale Stazione e via Saffi), via Lattanzio Gambara (nella parte compresa tra viale Stazione e via Saffi), via Sostegno (nella parte compresa tra via Corsica e il cavalcavia Kennedy), via Privata De Vitalis (nel tratto compreso tra via Sostegno e via Sardegna).
La ragione? Una nota dell'Amministrazione chiarisce che sussiste «la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini, l’igiene e il decoro urbano nella zona. L’eccessivo consumo di bevande alcoliche in spazi pubblici, rilevato durante gli interventi delle forze dell’ordine e della Polizia Locale, ha provocato comportamenti che danneggiano la civile convivenza, aggravati dall’abbandono di contenitori in vetro spesso ridotti in frantumi che possono anche essere utilizzati come strumenti di offesa».
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