Zona stazione, il centrodestra propone un piano straordinario di riqualificazione
Tra bivacchi, spaccio, risse e gente alterata che gira a ogni ora del giorno la stazione e le zone limitrofe «sono peggiorate in termini di vivibilità e sicurezza, diventando un luogo invivibile». È l’aggettivo utilizzato dagli esponenti del centrodestra cittadino per definire l’area che si trova appena al di fuori dei binari, quindi il piazzale, ma anche viale Italia, via Sostegno, via Solferino e i parchi limitrofi come il Tarello e il Nicoletto.
«I residenti e i commercianti sono esasperati - afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia Mattia Margaroli -. La nuova giunta sembra quasi non rendersene conto. Lo prova il fatto che dall’inizio del mandato a oggi non ha ancora messo in campo alcuna misura per frenare una situazione che è sempre più alla deriva». I commercianti della zona hanno avviato una raccolta firme, conclusasi lo scorso 16 giugno, che ha visto 240 firmatari. Nel documento viene chiesto all’Amministrazione comunale di intervenire affinché faccia qualcosa per tutelare la categoria.
«Ci facciamo portavoce di questi commercianti - annuncia il centrodestra - e faremo un’ interrogazione in Consiglio comunale per cercare di capire in maniera più approfondita quali sono le intenzioni di Castelletti e della sua squadra».
Secondo Fabio Rolfi «andrebbe proposto un piano straordinario di riqualificazione della zona, proprio come fatto con via Milano, che includa tra le altre cose anche il miglioramento e potenziamento dell'illuminazione». Così come il Carmine è un osservato speciale, «anche la Stazione e limitrofi dovrebbero diventarlo - osserva il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Massimo Tacconi -. Cos’ha la stazione in meno? Esistono zone del centro storico di serie a e di serie b?».
A questo proposito Paolo Fontana di Forza Italia ritiene che dovrebbe essere organizzato un tavolo tecnico, anche perché la stazione è il biglietto da visita della nostra città e, perciò, non andrebbe trascurata». Per Carlo Andreoli di Fratelli d’Italia «urge in primis attivarsi perché la porta d’ingresso di Brescia sia decorosa anche con interventi di forza pubblica più ingenti».
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