Young Talent Award, il compositore Francesco Berta sul podio

Al festival, il giovane di Borgosatollo è stato chiamato a comporre la musica per la serie tv «The Witcher»
Francesco Berta ha ricevuto il diploma a Cracovia - © www.giornaledibrescia.it
Francesco Berta ha ricevuto il diploma a Cracovia - © www.giornaledibrescia.it
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Francesco Berta sul secondo gradino del podio allo Young Talent Award. Berta, giovane compositore di musica nato e cresciuto a Borgosatollo, ha ricevuto il secondo premio al più prestigioso concorso europeo organizzato dal Film Music Festival di Cracovia con lo scopo di scoprire e promuovere compositori di musica da film.

Francesco è stato invitato a Cracovia l’ultima settimana di agosto per ricevere il diploma, assistere ai concerti serali del festival e partecipare alla sessione di registrazione della sua musica con un ensemble orchestrale, come premio per il suo posizionamento da secondo finalista. Ai partecipanti è stato richiesto di scrivere la musica per una scena di «The Witcher», la popolare serie tv targata Netflix basata sulla trama dell’omonima saga di libri e videogiochi polacca. Fra i dieci membri della giuria c’erano anche i due compositori di The Witcher.

«Ammiro molto la decisione del direttore creativo Robert Piaskowski di organizzare in sicurezza sia il Festival sia il concorso di composizione, in questo periodo molto delicato, e sono riconoscente verso la decisione della giuria e molto grato per questa fantastica opportunità - spiega Francesco Berta -. La sfida musicale di quest’anno è stata complessa e ha richiesto molto lavoro, sia nella preparazione della musica sia della partitura orchestrale, che va preparata in maniera meticolosa in quanto viene giudicata non solo la musica, ma anche la scrittura».

Una conquista che ha lasciato grande emozione. «Quando ho ricevuto la chiamata dal festival è stata una grande gioia, sono contento che lo sforzo sia stato ripagato e sono grato per l’invito a Cracovia, che mi ha dato la possibilità di conoscere nuovi colleghi, stringere contatti lavorativi e soprattutto di sentirmi parte della grande famiglia del Festival».

 

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