Young Europe, il film per «godersi la vita»

L'iniziativa della Polizia Stradale diretta agli studenti delle superiori per farli riflettere sulle conseguenze degli incidenti
Il trailer del film «Young Europe»
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«Il divertimento non deve comportare rischi e gli adulti hanno il dovere di offrire alle giovani generazioni un ambiente sano, in cui possano godersi la vita senza rischiare di perderla». Lo ha detto don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, intervenendo al dibattito organizzato dopo la seconda proiezione del film «Young Europe» al Teatro Sociale di via Cavallotti.

Questa iniziativa, nata per volontà della Polizia Stradale è principalmente diretta agli studenti delle scuole superiori cittadine, per portarli a riflettere sulle conseguenze, talvolta anche tragiche, degli incidenti che avvengono per spavalderia o per la sottovalutazione dei rischi, superando i limiti.

Inevitabile durante il confronto con gli studenti moderato dal direttore di Teletutto, Nunzia Vallini, la riflessione sulla mancanza di modelli positivi da seguire in una società in cui chi dovrebbe educare a volte è assente e sull'impoverimento delle relazioni con la famiglia e gli amici. Da Alex Caffi, ex pilota di F1, l'invito a frequentare corsi di guida sicura, «perchè l'imprevisto anche per chi rispetta le regole può essere dietro l'angolo».

E poi l'esortazione a guardare agli agenti di Polizia Stradale con occhi diversi. «Non siamo solo coloro che vi fanno una multa - ha sottolineato uno di loro -, ma anche gli angeli della morte che devono avvertire una madre o un padre che per un incidente il loro figlio non c'è più».

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