WhatsApp: la spunta blu per il messaggio letto

L'innovazione è di queste ore: la spunta blu significa che il messaggio è stato mandato e letto dal destinatario. Ed è già polemica
AA
Tra polemiche e ironia su Twitter, arriva per gli utenti di WhatsApp la doppia «spunta blu»: le notifiche si colorano per segnalare quando un messaggio è stato letto dal destinatario. Un’innovazione dell’app, in attesa di quella vera delle chiamate via Internet, che non piace a tutti: alcuni utenti intravedono nell’intromissione della privacy la «longa manus» del proprietario Facebook.
 
La funzione, tra l’altro, arriva nel quinto compleanno della chat creata da Brian Acton e Jan Koum e lanciata nel novembre 2009.
 
Con la novità, le due «spunte» che attualmente compaiono al fianco di ogni messaggio a sottolineare che è stato ricevuto (una sola indica che è stato spedito), si coloreranno di blu per indicare che il messaggio è stato anche letto. La funzione è stata lanciata ieri sera dalla società e sta arrivando a cascata su tutti gli utenti anche in Italia.
 
Non appena WhatsApp si aggiornerà automaticamente sul proprio telefono si potrà, passando il dito sulla riga di testo spedita, trovare accanto alle classiche funzioni «copia» ed «elimina» anche la nuova opzione «info». Cliccandoci su si potrà conoscere l’ora e il minuto in cui il destinatario ha visualizzato il messaggio. La funzione, a differenza di quella implementata da Apple su iMessage, non si può disabilitare. Dunque, è obbligatoria. «Prepariamoci a litigate pesanti», «Il messaggio mi è arrivato, l’ho letto, ma non ho voglia di risponderti», «Il prossimo colore delle spunte servirà a vedere le reazioni ai messaggi che ti arrivano», «Miglior servizio di stalking dell’anno»: questo il tono di alcuni post su Twitter e il dibattito degli utenti tiene alto l’hashtag #WhatsApp.
 
La chat è stata già sepolta da critiche quando è passata a pagamento per i nuovi clienti nel gennaio 2013 e anche quando l’anno successivo è stata acquistata da Facebook per ben 19 miliardi di dollari.
 
Ma questo non ne ha impedito la crescita in numeri e popolarità. Lanciata per la prima volta nel novembre del 2009 per gli iPhone, a seguire si estese su BlackBerry e dispositivi Android, attualmente WhatsApp conta 600 milioni di utenti attivi mensilmente, mentre sono 50 milioni i messaggi scambiati ogni giorno.
 
Numeri con cui la chat stacca al momento i concorrenti e minaccia le compagnie di telecomunicazioni. E sono proprio queste a temere il prossimo passo dell’applicazione: lanciare nel 2015 un servizio di telefonate VoiP, via Internet, in competizione con Skype e Viber. Con la speranza, sempre più flebile, che i due creatori tengano fede al motto iniziale «No Ads, no games, no gimmicks», «nessuna pubblicità, nessun gioco, nessun trucco».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato