Vvf si calano dal tetto della Torre Michelangelo: donna in salvo
La verticalità c'era tutta. Degna delle guglie più estreme dell'alpinismo. Ma lo scenario d'intervento era decisamente diverso. Del tutto urbano, quanto lo sono le torri di San Polo. Proprio dal tetto di una di queste - nella fattispecie la torre Michelangelo - si sono calati i vigili del fuoco intervenuti nel primo pomeriggio per soccorrere una donna, vittima di una caduta in casa.
Un incidente domestico avvenuto tuttavia al decimo dei quindici piani della torre, alta 47 metri, senza che per giunta vi fosse modo di accedere all'appartamento sfondando la porta. La vittima dell'infortunio, infatti, era cosciente e rispondeva alle domande dei suoi soccorritori, che hanno presto appreso che la donna si trovava a terra proprio a ridosso dell'ingresso. L'appartamento, inoltre, per dislocazione rispetto alla strada, non consentiva l'impiego di un'autoscala.
Di qui la decisione del personale del Comando di via Scuole di richiedere l'intervento degi specialisti del Saf (acronimo che sta per Speleo-Alpino-Fluviale), i quali si sono letteralmente calati dal tetto. Una discesa in corda doppia analoga a quella che praticano gli alpinisti per affrontare pareti verticali delle nostre montagne.
Il tutto però è avvenuto nel cuore del popoloso quartiere della perferia sud di Brescia, ad opera di vigili che, come se non bastasse, hanno dovuto operare indossando tutti i presidi anti-Covid imposti dalla pandemia: nelle immagini diffuse dal Comando provinciale si vede uno degli operatori che veste, sopra l'uniforme, una tuta protettiva bianca di quelle che non desterebbero sorpresa in una corsia d'ospedale.
L'operazione si è conclusa felicemente: la discesa alpinistica ha garantito l'approdo al balcone dell'appartamento teatro d'infortunio, e una volta entrati nell'abitazione i Saf hanno potuto garantire un accesso in sicurezza anche al personale sanitario e agli altri vvf che avevano nel frattempo sostenuto la vittima parlando con lei attraverso la porta.
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