Visconti torna da prefetto: l'omaggio ai caduti di piazza Loggia
«È stato un momento molto commovente che ho vissuto da bresciano. Il ritorno a Brescia per me ha significato tanto, è stato la realizzazione di una aspirazione cui ambivo da tanti anni. Mi sono trovato nella piazza e mi sono sentito come un bresciano e questi caduti come dei concittadini. Forse la sensazione più bella e più forte che ho provato in questi giorni».
Sono le prime parole pronunciate da prefetto di Brescia da Attilio Visconti, subito dopo aver reso omaggio alla stele che ricorda i caduti della strage di piazza Loggia. Accompagnato dal sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, dal presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage, Manlio Milani, e dalle forze dell’ordine, Visconti ha deposto un cesto di fiori al monumento che ricorda il tragico evento di 45 anni fa.
«Ho voluto fortemente ripercorrere questo momento che avevo già percorso con il prefetto Tronca quando si è insediato nel 2006. Sono contentissimo di essere a Brescia – ha aggiunto Visconti – e sono al servizio della città e dei suoi abitanti, che assolverò con grade slancio».
Nato a Benevento, 57 anni, Attilio Visconti, è già stato a Brescia dal 2006 al 2010 con l’incarico, prima, di capo di gabinetto e poi, come viceprefetto, per poi assumere vari incarichi tra cui quelli di prefetto di Macerata, Pisa e Pavia. «Troppo presto per dire come sia cambiata Brescia in questi anni - ha concluso -. Non cullo i ricordi, mi proietto in avanti consapevole che la crisi che ha radicalmente cambiato l’Italia non può aver risparmiato Brescia. In questi giorni studierò per capire i segni della crisi in questa città e provare a ripartire in questa nuova dimensione».
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