Violenza sulle donne, Dell'Osso: «Un caso ogni quattro giorni»
Al centro sono finiti gli ultimi due casi bergamaschi. L’omicidio di Gorlago, con Stefania Crotti, poi abbandonata cadavere a Erbusco, uccisa da Chiara Alessandri e quello di Curno, dove Marisa Sartori è stata ammazzata a coltellate dall’ex Ezzeddine Arjoun.
Ma nella riunione endodistrettuale di ieri il tema dei femminicidi e delle violenze sulle donne è stato ampliato a tutto il territorio del distretto. Al tavolo del procuratore generale Dell’Osso si sono seduti i vertici delle procure di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova per analizzare un fenomeno sempre più allarmante.
I numeri dicono che solo a Brescia, tra città e provincia, negli ultimi due anni sono stati 157 casi di violenza di genere tra delitti commessi, tentati omicidi, aggressioni, lesioni gravi e gravissime. Vale a dire un caso ogni quattro giorni con vittime sempre le donne. «Si respira un’aria che porta ai femminicidi. Troppa violenza, troppa cattiveria anche nelle parole. Ci misuriamo con una realtà che non c’era prima e siamo davanti ad un’ inquietante sequela di casi» è il pensiero del procuratore generale Pierluigi Maria Dell’Osso.
«Il femminicidio che ci inquieta è quello in famiglia, quello di chi agisce perchè reagisce allo spossessamento di una persona che lui ritiene come una cosa. È estremamente inquietante» è la fotografia scattata dal procuratore generale. Che non manca di criticare alcune misure spesso adottate nei confronti degli aggressori.
«Penso al divieto di avvicinamento. Chi sta a misurare se effettivamente uno è distante cento o duecento metri dalla donna che perseguita?» si chiede Dell’Osso. «È poco funzionale, così come probabilmente lo sarebbe il braccialetto elettronico. Servono indagini più mirate e veloci» ha spiegato il magistrato ai procuratori capo del distretto.
L’input è stato chiaro: «Concentriamoci sulla prevenzione. Pensiamo al momento che può precedere la violenza». La protezione. Nell’elenco di provvedimenti da adottare, «non servono nuove leggi, ma lettura della situazione», finiscono così alcune proposte. «Monitorare per esempio le udienze di separazione e far segnalare ai magistrati eventuali situazioni che si percepiscono critiche. Così come far scattare più controlli da parte dei carabinieri sul territorio. Penso - ha detto Dell’Osso - soprattutto ai comuni più piccoli».
Ai procuratori di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona il pg ha infine detto: «Dal momento della denuncia deve esserci una protezione per la donna che si rivolge alla giustizia».
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